Navigazione satellitare: fase decisiva per il progetto Ue Galileo
Galileo, il programma dell’UE per la navigazione satellitare (il “GPS” europeo) e Copernicus, il programma europeo di monitoraggio della terra, sono entrati quest’anno in una fase decisiva. Con il lancio di sei ulteriori satelliti Galileo i cittadini europei saranno presto in grado di fruire di un proprio sistema di navigazione satellitare. Il primo lancio di un satellite Copernicus a marzo consentirà di realizzare notevoli progressi sul piano della sicurezza marittima, del monitoraggio del cambiamento climatico e di servizi di supporto in situazioni di emergenza e di crisi. I progressi sul piano di entrambi i programmi spaziali europei – Galileo e Copernicus – sono annunciati da Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, in seguito a una riunione con Jean Jacques Dordain, direttore generale dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e con i CEO di cinque grandi imprese partecipanti ai progetti: Arianespace, Telespazio, Thales Alenia Space, OHB e Airbus Space and Defence. In seguito alla riunione tutte e cinque le imprese e l’ESA hanno espresso il loro forte impegno a lanciare nel 2014 ulteriori satelliti per i due programmi spaziali, come comunicato al Vicepresidente Antonio Tajani dal direttore generale dell’Agenzia spaziale europea. Ciò potrebbe consentire di disporre di primi servizi Galileo, sempre che vengano risolte tutte le questioni tecniche, alla fine del 2014/inizio del 2015. “Ho convocato questa riunione per rafforzare il dialogo tra i principali attori dell’industria, l’ESA e la Commissione europea – ha affermato Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l’Industria e l’imprenditoria -. Il successo dei programmi Galileo e Copernicus dipende dall’impegno e dal sostegno dell’industria spaziale e dell’ESA. Galileo inizierà le sue prime operazioni nel 2014. Anche Copernicus sta entrando nella fase operativa. La navigazione spaziale e la navigazione satellitare, di matrice europea, costituiscono elementi della nostra strategia per reindustrializzare l’UE. Fatto più importante, questi due programmi creeranno le nuove opportunità imprenditoriali di cui l’Europa ha bisogno”.
Federico Cabassi