Autovelox e tutor: ecco tutte le novità del 2024
Dopo il Decreto Autovelox arriva l’ordinanza della Cassazione sui tutor
A distanza di quattro mesi dall’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Autovelox, ci sono alcune novità che riguardano i dispositivi di misurazione della velocità dei veicoli su strada.
La normativa in questione, che ha visto il lavoro congiunto del ministero dei Trasporti e del ministero dell’Interno, ha disciplinato le modalità di collocazione e di uso degli autovelox. In particolare ha determinato l’obbligo di autorizzazione da parte del Prefetto competente per territorio sulla base di una relazione elaborata dall’ente proprietario della strada. Una relazione che deve contenere la planimetria e i dati relativi all’incidentistica della zona: solo così è possibile giustificare, per motivi di sicurezza stradale, l’istallazione dell’autovelox su quella specifica infrastruttura.
Decreto Autovelox: cosa è cambiato per gli automobilisti?
In seguito al decreto, negli ultimi mesi, molte amministrazioni comunali e provinciali hanno deciso di spegnere temporaneamente i loro autovelox per adeguarsi alle nuove disposizioni. Ciò ha portato a una temporanea riduzione dei controlli della velocità in alcune aree, in attesa del completamento, da parte degli enti, delle apparecchiature sulla base della normativa vigente.
Autovelox e tutor: le differenze
L’autovelox non è l’unico strumento per il controllo della velocità. In Italia un altro dispositivo molto comune, soprattutto sulle autostrade e su alcune strade statali, è il tutor. La differenza principale tra i due strumenti risiede nel metodo di rilevamento della velocità. L’autovelox misura la velocità istantanea del veicolo nel momento in cui questo transitata davanti alla postazione. Al contrario, il tutor calcola la velocità media su un determinato tratto di strada, confrontando i tempi di passaggio del veicolo tra due punti: se la velocità media risulta superiore a quella consentita nel tratto, viene automaticamente emessa una sanzione.
Novità sulla segnaletica
Anche sul fronte dei tutor ci sono state alcune importanti novità. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n.19377, ha modificato le regole relative alla segnaletica di questi dispositivi. Fino ad oggi, i cartelli stradali dovevano specificare se si trattava di un rilevamento della velocità istantanea (autovelox) o della velocità media (tutor). La Cassazione ha invece stabilito che non sia più necessario distinguere tra le due tipologie di rilevamento sulla segnaletica. Di conseguenza, gli automobilisti non sapranno più con certezza se stanno passando davanti a un autovelox o a un tutor, ma dovranno comunque adeguare immediatamente la loro velocità ai limiti imposti. Questo cambiamento, sebbene non influenzi direttamente il comportamento del conducente, richiede maggiore attenzione alle segnalazioni stradali.