Parigi: polemiche sul nuovo limite di velocità a 50 km/h
La decisione potrebbe impattare sull’efficienza del trasporto merci
A partire dal 1° ottobre 2024, la velocità sulla tangenziale di Parigi sarà ridotta da 70 km/h a 50 km/h. Questa decisione, annunciata dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo, ha generato forti opposizioni, nonostante non si tratti di una novità: il municipio aveva già pianificato questo cambiamento per ridurre l’inquinamento acustico e acustico nella capitale.
Un cambiamento atteso
L’annuncio del limite di velocità a 50 km/h non ha colto di certo di sorpresa. Già nel 2023, il Comune di Parigi aveva indicato che la misura sarebbe stata attuata entro settembre 2024. L’obiettivo principale è, come anticipato, quello di ridurre l’impatto ambientale e acustico della tangenziale che attraversa aree densamente popolate. Tuttavia, questa scelta ha suscitato delle perplessità sia a livello politico che tra le associazioni di categoria.
La misura, infatti, avrà conseguenze per circa 1,1 milioni di veicoli che percorrono quotidianamente la tangenziale di Parigi, di cui quasi 200.000 veicoli deputati al trasporto merci e alle consegne urbane.
Le opposizioni
Una prima levata di scudi è arrivata infatti dalle associazioni che rappresentano i professionisti della strada. Una tale decisione potrebbe determinare un considerevole allungamento dei tempi di percorrenza. Ciò significherebbe ridurre la produttività delle attività di trasporto merci e comporterebbe costi aggiuntivi per l’intera catena logistica.
La richiesta è quella di una deroga specifica per il settore: mantenere a 70 km/h il limite di velocità in orari cruciali, come nello slot compreso tra 19:00 e le 07:00, o modulare la velocità in base allo stato del traffico.
Comune e Prefettura: le possibili controversie
La prefettura di Parigi gioca un ruolo cruciale in questa vicenda, poiché ha il controllo sui dispositivi di rilevazione della velocità, come gli autovelox. Sebbene la città di Parigi abbia la competenza per decidere sul limite di velocità della tangenziale, lo Stato, attraverso la prefettura, gestisce gli autovelox, i quali potrebbero non essere adeguati al nuovo limite di 50 km/h. Il prefetto di Parigi, peraltro, si è dichiarato contrario alla riduzione della velocità. Questo potrebbe significare che, nonostante l’introduzione del nuovo limite da parte del municipio, la prefettura potrebbe decidere di non abbassare la taratura dei 16 radar presenti lungo la tangenziale. In questo scenario, i radar continuerebbero a rilevare le infrazioni sulla base del vecchio limite di 70 km/h, rendendo la misura di Hidalgo meno efficace sul piano pratico.
Il dibattito sui limiti di velocità aveva toccato, nei mesi scorsi, anche il nostro Paese: qui gli approfondimenti.