Auto, Documento Unico di Circolazione e Proprietà: probabile il rinvio della scadenza di fine marzo
Mancano poche settimane all’entrata in vigore della nuova disciplina relativa al Documento unico di circolazione e proprietà (DU).
E il Governo è alla ricerca di un provvedimento normativo all’interno del quale inserire una proroga per la misura: sono queste le indiscrezioni raccolte da Trasporti-Italia a poche settimane dall’arrivo del DU, introdotto per semplificare attraverso la digitalizzazione le pratiche di immatricolazione e passaggio di proprietà dei veicoli.
Il nuovo documento, che dovrebbe entrare in vigore il 31 marzo, sostituisce la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà del veicolo (CDP cartaceo o CDP digitale) e racchiude i dati tecnici e giuridici del veicolo. Ma la vera novità riguarda tutta la fase di elaborazione, costruzione e archiviazione dei dati che diventerà totalmente digitale e quindi più veloce e immediata grazie al supporto di strumenti avanzati come la firma elettronica.
Il comparto automotive chiede il rinvio dell’entrata in vigore
Con una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, la filiera dell’automotive rappresentata da ANFIA, ANIASA, ASSILEA, FEDERAUTO, UNASCA e UNRAE ha chiesto con urgenza la proroga di sei mesi dei termini per l’entrata in vigore.
Le associazioni hanno sottolineato la complessità della situazione, poiché, seppur in fase di progressivo consolidamento e nonostante il forte impegno delle amministrazioni (Motorizzazione e ACI/PRA) e degli Sportelli Telematici dell’Automobilista, il sistema necessita ancora di diverse implementazioni informatiche e test di tenuta, senza dimenticare il contesto epidemiologico e di limitazioni nel quale tutti gli operatori continuano a lavorare.
La proroga, secondo le associazioni, sarebbe motivata quindi con l’impossibilità di dare completa attuazione al processo di migrazione al nuovo sistema del DU entro la data richiesta. Preoccupazione è stata manifestata anche rispetto al regolare funzionamento del relativo sistema, unita al concreto rischio di arrecare notevoli disagi agli operatori e ai cittadini, con conseguenti impatti diretti negativi sul mercato dell’auto, già fortemente rallentato dalla crisi socio-economica in atto.
Guarino (Unasca): “Possibili blocchi improvvisi per i professionisti del trasporto merci”
“I problemi che abbiamo in questo momento influenzano tutta la procedura completamente nuova che si innesca con l’entrata in vigore – ha spiegato Giuseppe Guarino Segretario nazionale Studi di consulenza automobilistica UNASCA -. La procedura dovrebbe andare a regime il 31 di marzo, ma noi siamo molto indietro. Appena scatterà non si potrà fare riferimento alle vecchie procedure, quindi siamo particolarmente preoccupati soprattutto per l’utenza professionale del trasporto merci e persone che potrebbero trovarsi a dover fronteggiare blocchi improvvisi del sistema. Questa è una preoccupazione che condividiamo con tutto il mondo automotive, ecco perché chiediamo una proroga di sei mesi per portare a regime la procedura: è indispensabile evitare disguidi e lavorare in maniera serena per dare il miglior servizio all’utenza”.
Il difficile contesto in cui viviamo sta creando diversi problemi anche al normale svolgimento delle attività delle autoscuole, che devono applicare tutte le misure necessarie per fronteggiare la pandemia nel contesto didattico.
Il presidente di Unasca, Antonio d’Atri, ha spiegato che le lezioni di teoria attualmente procedono in aula con tutte le misure di sicurezza necessarie, come il distanziamento sociale e il supporto dei sistemi multimediali.
Anche nelle lezioni di guida si procede con l’applicazione dei provvedimenti: qui il diretto contatto tra istruttore e allievi è inevitabile, quindi si utilizzano tutti i dispositivi di protezione utili come mascherine, visiere protettive e igienizzazione costante dell’abitacolo.
“Le procedure presso la Motorizzazione, purtroppo, sono notevolmente rallentate – ha aggiunto infine D’atri -. Abbiamo candidati iscritti nel 2019 che ancora devono conseguire la patente”.
Le caratteristiche della “nuova carta d’identità del veicolo”
L’emissione del DU avverrà progressivamente per i veicoli già immatricolati al PRA, in occasione della prima operazione effettuata; potranno coesistere nel corso del tempo veicoli dotati di Carta di Circolazione e CDP con veicoli già dotati, invece, di DU.
Esteticamente identico al classico libretto di circolazione da cui differisce solamente per le indicazioni riportate in basso a destra e su di un’eventuale seconda pagina, il DU è la nuova carta d’identità del veicolo, che sia autoveicolo o motoveicolo, e riunisce in un unico documento il Certificato di proprietà (CDP), attualmente rilasciato dal PRA e la carta di circolazione rilasciata invece dalla Motorizzazione civile, unificando quindi le informazioni tecniche del veicolo con quelle di proprietà dello stesso.
Il rilascio è previsto per tutte le immatricolazioni di autoveicoli e motoveicoli e per tutti i trasferimenti di proprietà.
Per i veicoli dotati di DU non esistendo più il certificato di proprietà, che era il documento utilizzato anche per la redazione dell’atto di vendita del veicolo, ci sarà una particolare procedura digitale di trasferimento di proprietà con redazione di un atto di vendita digitale e firma dello stesso mediante firma elettronica avanzata su tablet.
Il DU riporterà anche i dati relativi alla situazione giuridico patrimoniale del veicolo presenti nel Pubblico Registro Automobilistico.