Milano: dal 1°ottobre divieto di circolazione alle auto benzina Euro 2 e diesel Euro 5
A Milano dall’1 ottobre scatta la nuova fase dell’Area B. E circa 165 mila le vetture di proprietà di milanesi non potranno circolare nell’area (24,2% sul totale), che arrivano a 483 mila se si considera l’hinterland (26,7%), lo rivela un’elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI – Automobile Club d’Italia.
Con le nuove restrizioni dell’Area B non potranno accedere le vetture Euro 0-1-2 benzina, Euro 0-1-2-3-4-5 diesel, Euro 0-1-2-3 a doppia alimentazione gasolio-GPL e gasolio-metano, con alcune esclusioni.
Previste alcune deroghe esplicitate nel sito del Comune di Milano, compresa quella relativa ai residenti.
Se si considera anche l’hinterland milanese, il numero di auto che non potrà circolare a Milano nelle zone dell’Area B sale a quasi 483mila, pari al 26,7% del totale. A questi dati, che riguardano gli autoveicoli per trasporto persone, bisognerà poi aggiungere alcune fasce relative ai mezzi per trasporto cose, ciclomotori e motoveicoli e altre categorie di veicoli.
Gli effetti delle restrizioni
Secondo l’elaborazione di AutoScout24, il parco circolante resta datato ma i risultati iniziano a vedersi rispetto alla media italiana. Nella città meneghina, infatti, nel 2021 il parco circolante, costituito da 678.839 autovetture, ha registrato rispetto all’anno precedente un calo di oltre 48.200 vetture di vecchia generazione (da Euro 0 a 4), rappresentando il 45,2% del totale circolante (nel 2019 era del 51,4%). Un dato nettamente inferiore alla media italiana (52,9%). Aumenta, invece, di quasi 48.500 il numero di auto con classe di emissione più recente (Euro 6), che passa dal 28,8% del 2019 al 36,4% del 2021. Un trend confermato anche dalle richieste degli utenti su AutoScout24 da inizio anno: oltre la metà ricerca vetture Euro 6 e solo un quinto opta invece per alimentazioni più datate.
Sul fronte delle ibride ed elettriche, Milano è una delle città più virtuose sul territorio nazionale, con il 6,4% delle vetture circolanti sul totale (nel 2019 era del 2,8%), mentre a livello nazionale il dato è fermo al 2,9%.