Rete Ten-T più sostenibile: primo via libera dal Parlamento Ue alla revisione delle norme
I punti principali della riforma
Attenzione ai trasporti sostenibili; più poteri alla Commissione nella gestione dei ritardi dei progetti; taglio dei legami con la Russia e la Bielorussia e collegamento delle infrastrutture con Ucraina e Moldavia. Questi i punti della posizione adottata dalla commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento Ue sulla revisione delle norme relative ai trasporti transeuropei Ten-T.
Il testo riguarda il piano Ue per costruire una rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali in tutta l’Unione europea. Con il voto di oggi la parola passa alla plenaria della prossima settimana, che sarà chiamata a dare il suo via libera per avviare i negoziati con il Consiglio e arrivare alla forma finale della legislazione.
Verso lo sviluppo del trasporto intermodale
Tra le priorità per incentivare la sostenibilità si prevedono norme tecniche e operative unificate per ciascun modo di trasporto, ma anche lo sviluppo del trasporto intermodale principalmente su rotaia, vie navigabili interne o trasporto marittimo a corto raggio, mentre qualsiasi tratto iniziale o finale può essere effettuato su strada. Nella rete centrale Ten-T ci saranno ferrovie completamente elettrificate, con almeno 160 km/h di treni passeggeri e 100 km/h di merci, che potrebbero attraversare le frontiere interne dell’Ue in meno di 15 minuti entro la fine del 2030.
I deputati chiedono ai Paesi Ue di adottare piani di mobilità urbana sostenibile entro la fine del 2025 per integrare diverse modalità di trasporto, tra cui la bicicletta o la mobilità attiva, ridurre la congestione e migliorare la sicurezza stradale.
Le richieste ai Paesi Ue: una scadenza intermedia nel 2040
Inoltre, gli europarlamentari evidenziano la necessità di completare i principali progetti di infrastrutture di trasporto entro la fine del 2030 sulla rete centrale Ten-T ed entro la fine del 2050 su una rete globale incentrata, in particolare, sull’eliminazione delle strozzature e dei collegamenti mancanti.
Per incentivare la partenza rapida dei progetti, i deputati chiedono di introdurre una scadenza intermedia del 2040, con procedura di infrazione e riduzione o sospensione dei finanziamenti.