Rinviato il voto Ue sullo stop ai motori termici. Dopo il no dell’Italia frena anche la Germania
Battuta d’arresto per il nuovo provvedimento dell’Ue che fissa limiti stringenti alle emissioni dei veicoli in circolazione dal 2035, vietando l’immissione nel mercato di auto a motore termico. (Ne avevamo parlato qui)
Fonti diplomatiche europee annunciano che il punto 28 sul regolamento sulle emissioni CO2 di auto e furgoni a diesel e benzina è stato rimosso dalla lista dei punti e rinviato a data da destinarsi.
Il regolamento è stato rimosso anche dal Consiglio Ue dei ministri dell’Istruzione, che il 7 marzo era chiamato a ratificare formalmente l’accordo.
Italia e Germania hanno votato contro e chiedono che sia accettata dal 2035 anche l’immatricolazione di auto e veicoli con motori a combustione alimentati da carburanti sintetici.
Salvini: un grande segnale
“Rinviato a data da destinarsi il voto in Europa sul divieto alle auto a benzina e diesel dal 2035. Un grande segnale arrivato anche grazie alla Lega”, ha scritto su Instagram il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, commentando le notizie in arrivo da Bruxelles.
“E’ stata ascoltata la voce di milioni di italiani, e il nostro governo ha dimostrato di offrire argomenti di buonsenso sui tavoli internazionali, a difesa della nostra storia e del nostro lavoro – ha aggiunto -. La strada è ancora lunga ma non ci svenderemo alla Cina. La Lega c’è”.