Roma, Frecciargento parte in anticipo e “dimentica” i passeggeri
Roma Termini, il Frecciargento 8556 per Genova parte in anticipo, lasciando i passeggeri inconsapevoli a terra. Salvini chiede spiegazioni
Roma Termini, il treno Frecciargento 8556 parte in anticipo e lascia decine di passeggeri a piedi. Da programma, il treno avrebbe dovuto seguire la linea Roma-Firenze, chiusa per lavori a Settebagni, ed era quindi previsto un allungamento dei tempi di percorrenza.
Roma Termini, il treno parte prima: passeggeri a terra
Lo scorso 8 novembre, secondo le testimonianze di diversi passeggeri, il treno Frecciargento 8556 previsto in partenza da Roma Termini alle 16.20 e diretto a Genova Piazza Principe (con arrivo previsto alle 21.17), sarebbe partito in anticipo da Roma. Di fatto, avrebbe lasciato a terra numerosi passeggeri inconsapevoli. Lo ha raccontato Salvatore Settis (storico dell’arte, archeologo e autore di numerosi libri), che ha scritto di quanto successo su La Stampa e su Il Secolo XIX. Secondo la ricostruzione, i passeggeri di tale treno si sarebbero rivolti al personale di Trenitalia verso le 16 (quindi 20 minuti prima della partenza prevista) poiché non vedevano il Frecciargento in questione sul tabellone elettronico delle partenze. L’assistenza clienti avrebbe risposto loro che il treno Frecciargento 8556 era già partito, alle ore 15.30. Secondo la testimonianza di Salvatore Settis, parlando con del personale di Ferrovie dello Stato (non è specificata la mansione), ai passeggeri sarebbe stato spiegato che il motivo della partenza anticipata era garantire l’arrivo in orario. Difatti, a causa dei lavori sulla linea AV tra Roma e Firenze, il tempo di percorrenza previsto per il Frecciargento 8556 era già stato allungato, ma molti viaggiatori ne erano inconsapevoli.
Le risposte di Trenitalia e Mit
La senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva, Raffaella Paita, si è espressa a riguardo. E non lo ha fatto esattamente in maniera lusinghiera.
“Siamo arrivati all’assurdo: un treno che parte prima per non arrivare in ritardo. Una vergogna. Un livello di incapacità imbarazzante, per la quale il ministro Salvini e l’amministratore delegato di Trenitalia Corradi dovrebbero chiedere scusa. Presenterò subito una interrogazione parlamentare – dice Paita – Se quanto riportato dal Secolo XIX è vero, siamo di fronte a un fatto gravissimo”
Trenitalia ha fatto sapere di aver informato i passeggeri tramite mail e sms (non tramite WhatsApp, come invece riporta l’articolo di Settis). Ai passeggeri è stato garantito l’arrivo alle rispettive destinazioni con le Frecce immediatamente successive e il rimborso integrale del biglietto. Il ministro Salvini, invece, si è già rivolto ai vertici aziendali di Trenitalia, chiedendo chiare e convincenti spiegazioni.
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