Carburanti: benzinai in sciopero il 25 e 26 gennaio 2023
In arrivo due giorni di sciopero il 25 e 26 gennaio prossimi, con presidio davanti a Montecitorio, dei gestori dei distributori di carburanti. Lo annunciano con una nota le organizzazioni dei gestori di Faib, Fegica e Figisc.
Ecco cosa scrivono: ”Il Governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui Gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. Avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa”, scrivono le organizzazioni dei gestori.
La fine dello sconto sulle accise
L’andamento dei prezzi dei carburanti sta scontando la fine dello sconto sulle accise, deciso dal governo Meloni, che vale poco più di 18 centesimi al litro.
La media dei prezzi compresi fra il 1 e l’8 gennaio, comunicata dal ministero dell’Ambiente, dicono che la benzina è costata 1,812 euro al litro +16,7 centesimi (+10,21%) e il gasolio 1,868 euro al litro, +16 centesimi (+9,39%). La media dei prezzi di dicembre è stata per la benzina 1,662 euro al litro (-1,53% sul mese precedente) per il gasolio 1,727 euro al litro (-4,60% sul mese precedente).
”Dichiarato lo stato di agitazione su tutta la rete e lo sciopero contro il comportamento del Governo – proseguono -. Si preannuncia presidio sotto Montecitorio. Beatificati i trafficanti di illegalità che operano in evasione fiscale e contributiva e che sottraggono all’Erario oltre 13 miliardi di euro/anno. Per porre fine a questa ‘ondata di fango’ contro una Categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le Associazioni dei Gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio”.