Disagi in tutta Italia per lo sciopero dei treni. Salvini: scene indegne
Giovedì e venerdì di disagi in tutta Italia. Folla nelle stazioni
La duplice ondata di sciopero proclamata dai sindacati prima per 8 ore il 30 novembre e poi per 24 dalle 21 dello stesso 30 novembre fino alle 21 del 1° dicembre ha provocato moltissimi disagi ai pendolari. Delle modalità dello sciopero abbiamo scritto qui Incidente ferroviario: sindacati proclamano sciopero per domani 30 novembre e qui Sciopero nazionale treni del 30 novembre: ecco i treni garantiti
La protesta è stata la diretta conseguenza del gravissimo incidente ferroviario verificatosi a Corigliano Rossano la sera del 29 novembre. Nell’impatto tra un treno in transito e un camion fermo sui binari al passaggio a livello hanno perso la vita sia la capotreno che l’autista del camion. E solo la fortuna ha fatto sì che i passeggeri del treno riuscissero a salvarsi nonostante l’incendio. Di qui la richiesta di maggiore sicurezza per il personale delle ferrovie. Una protesta a cui hanno aderito moltissimi lavoratori da nord a sud della penisola. Allo sciopero di 8 ore del 30 novembre ha fatto seguito quello proclamato da Cat, Cub Trasporti, Sgb e Usb Lavoro Privato che infatti hanno indetto uno sciopero nazionale del personale del gruppo Fs Italiane dalle ore 21 del 30 novembre (giovedì) alle ore 21 del 1° dicembre 2023.
Ancora una volta il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ha commentato duramente lo sciopero di giovedì e venerdì nelle ferrovie: “Scene indegne e inaccettabili nelle stazioni italiane, con ritardi, treni cancellati e lunghe code di cittadini esasperati” ha dichiarato il Ministro.
Il blocco dalle 9 alle 17, dopo l’incidente in Calabria che ha causato 2 vittime, per chiedere sicurezza sul lavoro, ha coinvolto soprattutto i treni regionali.
“La categoria non è più disponibile a rischiare la vita per il mancato adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali” dicono i sindacati “scusandosi” per i disagi.