Logistica: confermato lo sciopero degli operatori del gruppo BRT dal 29 aprile al 3 maggio
In programma anche un sit-in che radunerà gli operatori lunedì 29 aprile a Milano
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Nel corso di una conferenza stampa indetta ieri da Assotir, è stato confermato lo sciopero degli operatori del gruppo BRT.
Lo ha annunciato il Segretario Generale Assotir, Claudio Donati, a seguito del mandato ricevuto dai trasportatori.
Il fermo settoriale dei vettori che operano per BRT si svolgerà dal 29 aprile al 3 maggio 2024.
Resta confermata anche l’iniziativa di lunedì 29 aprile in Piazza Città di Lombardia, 1 Milano dalle ore 10:30 dove è previsto un sit-in di tutti gli operatori coinvolti nella vicenda associati ad ASSOTIR.
Sciopero operatori BRT: le motivazioni
Assotir spiega la motivazione del fermo, “proclamato in seguito alla decisione assunta da parte del gruppo BRT di recedere unilateralmente e senza alcuna interlocuzione dai contratti stipulati con i propri vettori storici”.
Si tratta di oltre un centinaio di aziende solo in Lombardia, spiegano da Assotir aggiungendo che si rischia così di generare “un problema economico ed occupazionale serissimo per tutte le piccole e medie imprese coinvolte”.
“A fronte della chiusura assoluta a qualsiasi confronto, la mobilitazione è l’unica soluzione per far sentire la nostra voce e chiedere a BRT di aprire un confronto. L’obiettivo è quello di verificare la sussistenza di condizioni per un approccio a questo tema drammatico più corrispondente alle esigenze dei trasportatori”, spiega il Segretario Generale Claudio Donati.
Nella giornata del 19 aprile scorso c’è stata una prima risposta di BRT attraverso un incontro con i rappresentanti di Assotir definito dall’associazione stessa “un incontro interlocutorio di cui si è in attesa di verificare l’utilità”.
Filt Cgil, fermo Brt indetto da Assotir non sia scaricato sui lavoratori
“Se qualcuno pensa di far pagare ai lavoratori una legittima battaglia commerciale tra imprenditori, non faremo sconti”. Ad affermarlo il segretario generale della Filt Cgil Veneto Alessandro Piras commentando la protesta indetta dall’associazione dei trasportatori Assotir.
Piras aggiunge: “non accetteremo che il fermo dei veicoli si traduca in ferie forzate o in assenze non retribuite dei lavoratori”.
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“In questi anni abbiamo costruito nel perimetro BRT, a livello territoriale e regionale, un sistema di contrattazione di secondo livello importante, governando fenomeni in cui l’illegalità era ben presente. Contrattando fino a eliminare la presenza delle cooperative spurie nel settore, favorendo processi di emersione delle irregolarità, adeguando le retribuzioni e occupandoci proprio dell’istituto del cambio appalto”.
“Ora come allora, siamo consapevoli dell’anomalia veneta di 300 vettori in conto BRT e del rischio di infiltrazioni di illegalità in tale sistema. Ora come allora governeremo i processi con chi accetterà regole del gioco leali e senza scorciatoie”.