Sciopero porti: a Genova corteo nazionale e varchi presidiati
Gli operatori portuali chiedono il rinnovo del contratto e maggior sicurezza sul lavoro
Lo sciopero dei portuali ha riunito questa mattina centinaia di lavoratori scesi in piazza a Genova a manifestare per il rinnovo del contratto di lavoro bloccato dal 2023.
I manifestanti sono partiti nelle prime ore del mattino dal varco di ponte Etiopia. Il corteo è iniziato alle ore 9 e si è diretto a Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità Portuale. Tutti i varchi portuali del capoluogo ligure sono presidiati per la durata dello sciopero.
Oltre alla richiesta del rinnovo del contratto di lavoro, i manifestanti richiedono a gran voce anche la difesa dei diritti come maggior sicurezza sul lavoro. Sono stati infatti purtroppo numerosi ultimamente gli incidenti avvenuti sulle banchine portuali.
La manifestazione unisce tutti i sindacati confederali: Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
In occasione della manifestazione sono arrivate rinforzi e rappresentanze dai porti di Trieste, Civitavecchia, Napoli, Salerno, Ravenna, Livorno e Venezia.
Affermano in una nota i sindacati della Uil :“Altissima adesione con punte del 97% allo sciopero dei portuali italiani iniziato il 3 aprile e che si conclude oggi dopo la manifestazione nazionale a Genova”.
Le motivazioni dello sciopero portuale di Genova
I manifestanti sono arrivati davanti alla sede dell’Autorità Portuale intorno alle ore 11, dove è avvenuto un incontro con una delegazione sindacale.
Tra i motivi dello sciopero c’è anche la richiesta del riconoscimento del lavoro portuale tra i lavori usuranti .
Amedeo D’Alessio, Segretario Filt Cgil porti e marittimi ha evidenziato come l’età media dei lavoratori portuali in tutta Italia sia alta e come quindi vadano previsti degli interventi per affrontare questo problema.
Maurizio Diamante Segretario nazionale Fit Cisl sottolinea l’importanza del fondo di incentivo all’esodo, che che non è ancora partito. “Il lavoro in porto è usurante e chiediamo che venga inserito all’interno dei lavori usuranti”, afferma Diamante.
Anche la vicecapogruppo e componente Commissione trasporti alla Camera Valentina Ghio ha chiesto che si approvi la legge per il riconoscimento del lavoro portuale come usurante, legge da mesi ferma in Parlamento.
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La scelta di Genova
Il segretario del Partito Democratico ligure Davide Natale ha spiegato che la scelta di Genova in qualità di sede della manifestazione dimostra l’importanza del porto ligure nel panorama nazionale.
Natale afferma: “Condividiamo le rivendicazioni sia per quanto riguarda il rinnovo contrattuale, sia come richiamo alle difficoltà che un settore così importante sta attraversando in questo momento”.
Il segretario Natale conclude ricordando come proprio il rilancio delle politiche portuali e della logistica passino attraverso il riconoscimento del lavoro che viene prestato quotidianamente.