Sciopero nazionale del 9 ottobre: autobus, metro e tram a rischio
Oltre al fermo di 24 ore proclamato da Usb diverse le agitazioni a livello locale delle altre sigle sindacali. In alcuni casi fermi anche i treni.
Il lunedì in arrivo potrebbe essere uno dei peggiori di quest’autunno per i pendolari. Dopo la precettazione del 29 settembre da parte del Ministro Matteo Salvini che aveva ridotto l’agitazione proclamata da Usb dall’intera giornata s ole 4 ore, il sindacato, per ribadire le proprie ragioni, ha rinviato lo sciopero di 24 ore a lunedì 9 ottobre. Ma all’agitazione degli autoferrotranvieri della Usb si aggiungono anche diversi scioperi locali già decisi.
In Lazio, ad esempio, oltre allo sciopero di Usb, a cui ha aderito pure Orsa, saranno in agitazione anche i lavoratori aderenti a Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna. Difficilissimo, quindi, per i viaggiatori usufruire dei servizi di trasporto pubblico locale nella regione dove i mezzi si fermeranno dalle ore 00.00 alle ore 05.29, dalle 8.30 alle 16.59, dalle 20.00 alle 23.59.
Nella capitale poi, si fermeranno anche i lavoratori di Atac e Roma Tpl.
A Milano l’agitazione bloccherà i trasporti pubblici offerti da Atm, che partecipa allo sciopero garantendo delle fasce orarie tra l’inizio del servizio e le 8.45 e poi dalle 15 alle 18.
Ancora non confermata l’adesione allo sciopero di Trenord. Ma dalle ore 00:01 alle ore 23:59 di lunedì 9 ottobre allo sciopero potrebbe aderire anche il personale del gestore dell’infrastruttura FERROVIENORD S.p.A. L’eventuale adesione potrebbe generare ripercussioni sul servizio offerto da Trenord. Saranno attive le fasce di garanzia 6-9 e 18-21.
I treni circolanti esclusivamente sulle linee FerrovieNord, con partenza prevista dalla stazione di origine entro le ore 9:00 arriveranno fino alla destinazione finale; invece, nella fascia pomeridiana, arriveranno a destinazione quelli con partenza prevista dalla stazione di origine entro le ore 21:00.
Per quanto riguarda i treni in arrivo/partenza da/per la rete di RFI bisogna considerare l’orario di partenza dalle stazioni di Milano Bovisa e Seregno.
Gtt Torino si unisce alla protesta, insieme a Eav a Napoli, Tper a Ferrara e Bologna e Busitalia in Campania. Infine, la mobilitazione interesserà anche i lavoratori di Trenitalia in Calabria.
Le motivazioni dello sciopero
In una nota Usb rende note le ragioni dello sciopero: “superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neoassunti; salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato; Sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro; Necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti; Libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali; Una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria; Blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, maggiori investimenti per tutti i servizi pubblici essenziali”.