Sciopero taxi martedì 21 maggio 2024
Lo sciopero taxi martedì 21 maggio 2024 è dalle ore 8.00 alle ore 22.00. Adesione dei tassisti in tutta Italia, impossibile trovare un taxi
Sciopero taxi martedì 21 maggio 2024, dalle ore 8.00 alle ore 22.00. In tutta Italia, martedì 21 maggio 2024 muoversi in taxi sarà un’impresa molto difficile dalle 8.00 alle 22.00. L’adesione dei tassisti allo sciopero taxi è totale in tutta Italia. È quindi impossibile trovare un taxi.
I sindacati, che hanno confermato lo sciopero, annunciano una manifestazione. La manifestazione è programmata il 21 maggio 2024, a Roma in Piazza San Silvestro, dalle ore 11.00 alle ore 17.00.
Si fermano tutte le sigle sindacali, per lo sciopero taxi, per protestare contro Uber e l’aumento delle licenze.
L’astensione dal lavoro, per lo sciopero taxi, sembra aver messo d’accordo tutti i sindacati. Le associazioni dei consumatori parlano di “sciopero inutile” “per mantenere privilegi di casta”.
Sciopero taxi: richieste dei tassisti
I tassisti, con lo sciopero taxi di martedì 21 maggio 2024, dalle ore 8.00 alle ore 22.00, chiedono al governo regole più sicure. Regole per il settore del trasporto in taxi. “Scenderemo in piazza anche a tutela dell’utenza – sottolinea il responsabile nazionale di Ugl taxi Alessandro Genovese – oggi gli utenti possono contare infatti su tariffe certificate, domani, senza decreti attuativi adeguati non è detto.
A febbraio i Ministri Urso e Salvini ci avevano convocato per definire i decreti attuativi adeguati con l’impegno a approvarli entro aprile. Ma alcuni incontri al Mise, dove è stato ricevuto il vice presidente di Uber Tony West, e alcune dichiarazioni ai question time danno l’impressione che tutto sia fermo, mentre a causa delle multinazionali che operano nelle grandi città la deregolamentazione è sotto gli occhi di tutti”- conclude Genovese.
Taxi contro Uber
In merito allo sciopero taxi martedì 21 maggio 2024, dalle ore 8.00 alle ore 22.00, il coordinatore dell’Usb Riccardo Cacchione dichiara: “Le interferenze che Uber ha imposto alla politica non sono una novità. Chiediamo che la maggioranza concluda il confronto con la nostra categoria e chiediamo che i decreti attuativi adeguati, fermi da ormai 5 anni nei ministeri Sviluppo Economico e Trasporti, che definiscono le regole e vincoli a tutela del trasporto pubblico, vengano al più presto approvati”.
Sciopero taxi le associazioni dei consumatori
Il Codacons invece parla si “inutilità” dello sciopero taxi: “i cittadini non avvertiranno alcuna differenza rispetto a qualsiasi altro giorno della settimana perché i taxi sono già abitualmente introvabili nelle principali città italiane”. Per Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, si tratta del “solito sciopero immotivato e preventivo per mantenere i privilegi di casta”. Per Assoutenti si tratta di uno “sciopero assurdo e immotivato”.
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