Tarlazzi Uiltrasporti: precettazione illegittima. Ma rispetteremo le 4 ore
Il segretario generale della Uiltrasporti sullo sciopero del 17 novembre
“Per rispetto della legge e con senso di responsabilità, soprattutto verso le lavoratrici e i lavoratori che già pagano in prima persona la volontà di scioperare, abbiamo accettato l’imposizione del Ministro Salvini, ma continuiamo a ritenere questa precettazione un atto illegittimo che lede uno dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione”.
Così il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi (nella foto) sullo sciopero generale di domani.
“Le motivazioni addotte dal Ministro sono a nostro avviso tendenziose e assolutamente irrilevanti e per questo valuteremo se fare ricorso, ma intanto domani saremo comunque in piazza, anche per chi è costretto a non farlo, perché la situazione economica e sociale del paese non è più sostenibile, perchè i trasporti vivono una fase di grande emergenza e in tutto questo il governo decide di non fare nulla, anzi continua ad usare lavoratori e pensionati come dei bancomat e a pensare di svendere asset strategici del paese come le ferrovie, i porti o l’Enav”.
“I trasporti si trovano a fronteggiare oggi molteplici problemi legati alla sicurezza, ai salari e alle tutele, ai quali la legge di bilancio non da risposte come il mancato finanziamento del trasporto pubblico locale, la non attuazione del fondo per l’anticipo pensionistico dei lavoratori portuali e della norma per contrastare il dumping contrattuale in particolare nel trasporto aereo; o peggiora la situazione come nel caso dei lavoratori marittimi ai quali viene ridotta l’indennità di malattia, o per quelli dell’igiene ambientale penalizzati dal taglio delle aliquote per il calcolo delle pensioni e che vedono aumentare a 63,5 anni la possibilità di uscire con l’opzione dell’Ape social. Problemi che in un settore strategico per il Paese, come quello dei trasporti e dei servizi, che ha dimostrato la propria centralità durante la pandemia, assumono una particolare rilevanza perché incidono sul diritto alla mobilità delle persone, sulla garanzia del decoro urbano, della sanificazione degli ambienti anche ospedalieri, l’approvvigionamento delle materie prime e la distribuzione delle merci”.
“Siamo consapevoli – ha concluso Tarlazzi – della concretezza delle nostre motivazioni e sentiamo tutto il peso della responsabilità di portare avanti queste istanze a nome di tutte le lavoratrici e i lavoratori che oggi si trovano in grandi difficoltà, alle prese con salari inadeguati, condizioni lavorative scarse e un basso livello di sicurezza. Domani saremo in piazza con loro e per loro e non ci faremo intimidire da chi vorrebbe ridurci al silenzio”.