Sequestrati in Puglia cinque depositi abusivi di GPL
L’operazione è stata effettuata dalla Guardia di Finanza di Gallipoli
Sequestrati in Puglia cinque depositi abusivi di Gpl. Ad effettuare l’operazione è stata la Guardia di Finanza di Gallipoli.
I cinque depositi abusivi sequestrati erano utilizzati come punto di stoccaggio di bombole G.P.L. (gas di petrolio liquefatto). La compagnia della Guardia di Finanza di Gallipoli ha individuato i depositi su disposizione del comando provinciale di Lecce.
900 bombole nei cinque depositi abusivi sequestrati in Puglia
Le indagini sono state condotte a Nardò, Matino, Galatone e Neviano. I finanzieri della compagnia di Gallipoli hanno individuato nei cinque depositi abusivi sequestrati ben 900 bombole. La capacità di stoccaggio complessiva era di oltre 13.000 kg di prodotto petrolifero liquido.
Indagati quattro imprenditori indagati che detenevano il GPL nei depositi abusivi sequestrati in assenza del prescritto certificato di prevenzione antincendio.
La Guardia di Finanza ha disposto una serie di controlli e accertamenti fiscali nei confronto degli imprenditori, anche di natura finanziaria, per quantificare il volume d’affari sottratto al fisco.
Un danno per la concorrenza
I quattro imprenditori sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Lecce, per le ipotesi delittuose di detenzione di materiale esplodente senza la licenza dell’Autorità e senza le prescritte cautele.
La detenzione e il commercio senza le prescritte cautele e autorizzazioni di Gpl, come di altri carburanti, oltre a costituire un’attività pericolosa, lede la leale concorrenza. Gli imprenditori che fanno commercio abusivo, infatti, possono poi vendere a prezzi più vantaggiosi ed eludere il fisco.