Traffico: qual è la città più lenta d’Europa? Ecco la classifica
Londra al primo posto tra le città più congestionate d’Europa, seguita da Dublino e da Barcellona
Traffico e congestione sembrano peggiorare ormai in tutto il continente. Le città infatti sono sotto pressione a causa dell’aumento del numero di veicoli, della crescita della popolazione e di modelli urbanistici spesso poco sostenibili, ma anche a causa di eventi imprevisti ma sempre più frequenti, quai scioperi, incidenti e manifestazioni.
Per capire meglio la distribuzione geografica del problema traffico, il fornitore di prodotti e servizi di localizzazione e navigazione TomTom ha pubblicato la 14esima edizione del suo Traffic Index, che fornisce un’analisi approfondita delle tendenze della mobilità urbana in 500 città in 62 paesi. Sulla base dei dati relativi a 737 miliardi di chilometri percorsi nel 2024, il rapporto rivela modelli di traffico, velocità medie e livelli di congestione, offrendo una panoramica completa delle condizioni stradali in tutto il mondo.
I risultati del 2024 evidenziano le sfide significative affrontate dalle città europee, che sono alle prese con il calo della velocità media, la congestione persistente e l’impatto di fattori di traffico sia statici che dinamici. Quali sono dunque le città più lente d’Europa?
Le città europee con più traffico
Al primo posto spicca Londra, nominata la città più lenta d’Europa, con una velocità media di guida di soli 18 km/h. A livello globale, Londra è al quinto posto tra le città più lente, dietro a centri urbani come Barranquilla in Colombia, che ha registrato una velocità media di soli 16,6 km/h. Tuttavia, la classifica della congestione di Londra è relativamente bassa, al 150° posto a livello globale, il che indica che i ritardi derivano più da vincoli infrastrutturali che da fattori dinamici come ad esempio le condizioni meteorologiche.
Dublino è al secondo posto per traffico lento e congestione, con gli automobilisti che perdono in media 155 ore all’anno nel traffico dell’ora di punta. Ciò equivale a quasi una settimana di tempo perso per un pendolare che compie un viaggio giornaliero di 10 chilometri.
Le prime 20 città città europee con traffico lento e congestione
Di seguito la classifica completa delle prime 20 città europee per traffico lento e congestione, secondo il TomTom Traffic Index 2025:
- Londra, Regno Unito
- Dublino, Irlanda
- Barcellona, Spagna
- Bucarest, Romania
- Bordeaux, Francia
- Bruxelles, Belgio
- Roma, Italia
- Atene, Grecia
- Vienna, Austria
- Breslavia, Polonia
- Parigi, Francia
- Helsinki, Finlandia
- Berlino, Germania
- Torino, Italia
- Firenze, Italia
- Edimburgo, Regno Unito
- Plovdiv, Bulgaria
- Marsiglia, Francia
- Milano, Italia
- Poznan, Polonia
Il rapporto evidenzia che nel 2024 il 76% delle 500 città studiate ha registrato una diminuzione delle velocità medie rispetto all’anno precedente. Nonostante questi ritardi, le velocità di flusso libero, raggiunte in condizioni di traffico ottimali, sono rimaste stabili o addirittura leggermente migliorate, suggerendo che la congestione e i fattori dinamici sono i principali fattori che determinano velocità medie più lente.
I fattori che contribuiscono alle condizioni del traffico
TomTom identifica fattori statici come la progettazione della rete stradale, i limiti di velocità e le zone pedonali come fattori chiave che contribuiscono alle condizioni del traffico. Questi sono aggravati da fattori dinamici come la congestione dell’ora di punta, il turismo stagionale e gli eventi meteorologici come neve o forti piogge, che possono ridurre ulteriormente la mobilità.
Ralf-Peter Schäfer, Vice Presidente del Traffico di TomTom ha dichiarato: “La combinazione di popolazione e crescita economica sta esercitando una pressione significativa sulle nostre reti di trasporto. Le infrastrutture obsolete e la pianificazione stradale inefficiente non riescono a tenere il passo con la domanda. Inoltre, l’ascesa dell’e-commerce ha aumentato il traffico merci, complicando ulteriormente la situazione. Senza un passaggio alla regolamentazione e alle opzioni di trasporto sostenibili, rischiamo di peggiorare la congestione che colpisce tutti nelle nostre città”.
Quella del traffico rimane una sfida complessa aperta, che richiede un impegno da parte di tutti: istituzioni, imprese e cittadini.
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