Unione tra scuola e imprese: Mit, Mim e FS firmano un protocollo per lo sviluppo di nuove competenze
L’obiettivo è affrontare il crescente problema del disallineamento tra la formazione richiesta dalle aziende e quella fornita dai percorsi scolastici
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (FS) hanno sottoscritto un importante protocollo d’intesa con l’obiettivo di promuovere collaborazioni tra il mondo della scuola e delle imprese.
L’obiettivo principale è affrontare il crescente problema del disallineamento tra le competenze richieste dalle aziende e quelle fornite dai percorsi scolastici e formativi. Nel 2022, questo divario ha coinvolto oltre 2 milioni di persone, creando ostacoli nella ricerca di personale competente e preparato per il mondo del lavoro.
Iniziative per una Formazione Professionale Integrata
L’accordo interistituzionale, con una durata triennale, prevede una serie di iniziative volte a favorire l’informazione, il dialogo e la co-progettazione di percorsi e strumenti per formare profili professionali adatti alle esigenze del mercato del lavoro.
L’obiettivo è creare una filiera sempre più integrata della formazione professionale. Un elemento chiave sarà il potenziamento del raccordo tra il mondo della scuola e delle imprese attraverso momenti di confronto, al fine di colmare gradualmente il divario tra le competenze richieste dalle aziende e quelle acquisite al termine del percorso scolastico.
La promozione di percorsi formativi basati sulla didattica laboratoriale sarà uno strumento per sviluppare competenze strategiche.
Un Fenomeno Globale che Richiede Soluzioni Immediate
L’accordo si pone in un contesto globale, dove il fenomeno del mismatch tra domanda e offerta di lavoro sta crescendo costantemente. La pandemia ha accelerato questa tendenza, coinvolgendo circa 1,3 miliardi di persone in tutto il mondo e minacciando una riduzione della produttività globale del 6%.
In Italia, tra il 2023 e il 2027, il 34,3% del fabbisogno occupazionale richiederà personale con un livello di formazione terziaria, universitaria o professionalizzante, mentre il 48,1% riguarderà profili con un livello di formazione secondaria di secondo grado di tipo tecnico-professionale.
Verso un Futuro Lavorativo più Inclusivo e Solido
L’accordo interistituzionale segna l’inizio di una nuova cooperazione strategica e sostenibile tra il mondo della scuola e delle imprese. Rappresenta un passo importante verso la costruzione di un futuro lavorativo più inclusivo e allineato alle esigenze del mercato.
Promuovere una maggiore integrazione tra la formazione e il mondo del lavoro può contribuire a ridurre il divario di competenze, offrendo ai giovani migliori prospettive occupazionali e alle aziende personale altamente qualificato.
Questa collaborazione mira a creare un sistema più resiliente e adattabile, in grado di far fronte alle sfide del mercato del lavoro in continua evoluzione.