Legge Salvamare: urgono i decreti attuativi per il recupero della plastica in mare
È l’accorato appello che numerose associazioni, capitanate da MareVivo, hanno fatto al Governo.
Una urgenza, quella dell’emanazione dei decreti attuativi, causata dall’ingresso nella catena alimentare delle microplastiche, come hanno dimostrato recenti studi scientifici.
La legge, emanata a giugno 2022, consente ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti invece di scaricarla in mare e di poter installare sistemi di raccolta di rifiuti in linea con i principi dell’economia circolare e come richiesto dall’Unione europea.
Eppure dopo 9 mesi dalla pubblicazione è ancora “lettera morta” proprio perché mancano i decreti attuativi che renderanno possibile il recupero della plastica sversata in mare. Una misura urgente sia per salvaguardare l’ecosistema marino che la salute umana.
L’appello al Governo è sottoscritto da Marevivo e Federazione del Mare, Alleanza Cooperative Italiane Pesca, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale Italiana, Lega Italiana Vela, Fondazione Dohrn, Associazione La Grande Onda, Ricercatori Università Politecnica delle Marche e Compagnia della Vela di Venezia.
A sottolineare l’importanza di un’azione urgente è la presidente di Marevivo, Rosalba Giugni: “Sappiamo – che l’attuazione della legge non risolverà tutti i problemi dell’inquinamento da plastica, ma rappresenta un primo importante passo avanti sulla strada della transizione ecologica. La plastica ormai è nel sangue umano e negli occhi dei pesci che diventano ciechi. Ma a non vedere siamo soprattutto noi!”.