Virtu Ferries, massima attenzione alla sicurezza dei passeggeri
Prosegue il confronto a distanza tra Ponte Ferries e Virtu Ferries, le due compagnie maltesi che hanno in progetto di aprire una nuova linea di trasporto tra l’isola e il porto di Augusta in Sicilia.
Fiduciosa in una veloce risoluzione delle pratiche burocratiche, Ponte Ferries aveva nelle scorse settimane già cominciato a vendere centinaia di biglietti di viaggio annunciando l’apertura della linea per lo scorso 6 agosto.
Il 5 agosto il clamoroso dietrofront, con un comunicato stampa in cui la Ponte Ferries dichiarava di essere “costretta a ritardare il varo del suo traghetto servizio in Sicilia a causa di una contestazione legale dell’ultimo minuto con le autorità siciliane da parte di un altro operatore concorrente, che si opponeva all’utilizzo del porto”, dichiarandosi pronta a rimborsare o sostituire con un voucher i biglietti venduti.
La risposta della Virtu Ferries
La Virtu Ferries, chiamata in causa non tanto velatamente, non ci stava e con un comunicato nelle ore successive smentiva questa ricostruzione. L’operatore maltese, attivo da oltre 30 anni nei collegamenti con la Sicilia attraverso il porto di Pozzallo, affermava infatti “di non aver avanzato né questa né altre contestazioni”, ma semplicemente “di aver presentato come l’altra società una domanda di concessione demaniale nello scalo siciliano”, evidenziando come nessuna delle due ad oggi fosse stata approvata. Una mancata approvazione che aveva spinto la Virtu ad un atteggiamento più prudente, evitando di vendere biglietti per quella rotta.
L’articolo del Times of Malta
Qualche ora fa l’ennesimo colpo di scena. In un articolo pubblicato sul Times of Malta e scritto dal vice direttore Matthew Xuereb, Ponte Ferries ritira le accuse rivolte a Virtu Ferries, con quest’ultima che affida ad un comunicato stampa il suo commento finale alla vicenda “Virtu Ferries prende atto, ma rimane il fatto, adesso confermato, che la Ponte Ferries ha venduto centinaia di biglietti di viaggio a prezzi bassissimi senza aver prima ottenuto le approvazioni dalle autorità competenti, creando gravi conseguenze ai passeggeri. Ponte Ferries ha anche dichiarato che avrebbe ricevuto garanzie in ordine al rilascio della concessione per la banchina RORO nel porto di Augusta. Virtu Ferries, che ha sempre agito secondo legge e regolamenti, ha legittimamente avanzato richiesta per la stessa banchina, nell’esercizio dei diritti commerciali e di libera concorrenza, così aprendo una procedura che sarà decisa dall’Autorità Portuale di Augusta secondo trasparenza e legalità. Non è quindi possibile che la stessa Autorità – o chi altri – abbia potuto dare garanzie a Ponte Ferries. Le autorità italiane sono rigorose, come dimostrano i controlli sempre effettuati sulla Virtu Ferries. I mezzi della Virtu Ferries Saint John Paul II e Jean de la Valette, che in questo momento fanno la tratta Malta – Pozzallo, sono già certificati e approvati dalle Autorità competenti sia in Sicilia, sia a Malta, ed ospitano a bordo i passeggeri con le consuete attenzioni e la riconosciuta Sicurezza”.
Intanto a Catania (e a Roma)…
La vicenda è quindi tutt’altro che conclusa. Si attendono le decisioni dell’Autorità Portuale del mare di Sicilia Orientale (competente sui porti di Catania e di Augusta). Un’Autorità che non sta vivendo tra l’altro momenti facili: dopo la partenza dell’ex presidente Andrea Annunziata – chiamato negli scorsi mesi a guidare l’Autorità del mar Tirreno Centrale -, il ministero delle Infrastrutture e Mobilità ha inviato un commissario, Alberto Chiovelli, noto dirigente generale del dicastero (è stato Capo Dipartimento Trasporti e Navigazione e Coordinatore della Struttura Tecnica di Missione).
La successiva proposta di nomina a presidente dell’Autorità dello stesso ministero ha però trovato nelle scorse settimane la ferma opposizione del presidente della Regione Sicilia, quindi si attende ora una mossa da parte del MIMS per superare l’impasse politica. Una situazione sintetizzata anche dal Servizio di Controllo parlamentare della Camera dei Deputati nel numero di luglio del Dossier sulle nomine negli enti pubblici.