Al Porto di Taranto di nuovo attivo il traffico container dopo 5 anni di azzeramento
Riparte il traffico container al porto di Taranto. L’arrivo di una nave container del nuovo concessionario Yilport ha segnato un’altra tappa della ripresa dello scalo ma, soprattutto, fa tornare nella città pugliese un traffico, i container, che negli ultimi 5 anni era di fatto azzerato. Non si movimentavano più container da fine 2014.
Yilport è un gruppo turco, 13esimo operatore mondiale, in partnership con i cinesi di Cosco e controlla anche Cma Cga, gruppo francese tra i primi al mondo; ha firmato a fine luglio 2019 la concessione per l’uso del molo polisettoriale, quasi 2 chilometri di banchina, che tra il 2016 e il 2017 è stata ammodernata con lavori di avanzamento attraverso una palificazione in mare.
“E’ un giorno positivo per il porto di Taranto – dichiara il presidente dell’Autorità portuale, Sergio Prete, che era sulla banchina -. La nave feeder è di piccole dimensioni ma è comunque significativa sia perché ripristina un’attività, i container, assente da alcuni anni dopo l’abbandono di Evergreen e Taranto Container Terminal, precedente concessionario, sia perché pur trattandosi di un servizio intramediterraneo, fa scalo, sia all’andata che al ritorno, a Malta. E l’approdo In quest’ultimo porto, molto importante, ci consente anche l’accesso a rotte internazionali”.
Il nuovo feeder – una navetta che, lungo un itinerario prefissato, tocca un certo numero di porti dove scarica e carica container – parte dalla Turchia, con i porti di Ambarli, Izmit, Gemlik e Aliaga, poi Taranto, quindi Malta, per virare successivamente in Tunisia con gli scali di Biserta e Sfax. Il tragitto sarà fatto due volte: dalla Turchia alla Tunisia e viceversa. Il fatto di scalare Malta, Porto importante, apre a Taranto l’accesso a rotte internazionali.
L’iniziale piano di Yilport prevedeva 500mila teus (unità di misura dei container) nei primi 5 anni per poi saturare la capacità di movimentazione del terminal di Taranto, che è di 2,5 milioni di teus. Il Covid sta ora spingendo la società a rivedere piani e programmi.
Con l’obiettivo di imprimere “un cambio di passo”, è stato inoltre lanciato il progetto ‘Porto 6.0′ dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, Porto di Taranto, insieme a Srm (Studi ricerche Mezzogiorno) con la presentazione del Piano operativo triennale 2020-2022. Elementi chiave del Piano sono, rilevano Sergio Prete e Fulvio Lino Di Blasio, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Authority, “innovazione, sostenibilità, Porto e territorio, competitività e accountability istituzionale”.