Ancona: Delrio firma intesa per il porto e il rilancio della viabilità
Il ministro Graziano Delrio ha firmato ad Ancona un protocollo di intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Marche, Comune di Ancona, Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico centrale, ANAS e Rete Ferroviaria Italiana attraverso il quale i firmatari si impegnano a mettere in atto una serie di interventi in vista della realizzazione di una infrastruttura strategica, collegamento porto – grande viabilità, che il territorio attende da molto tempo e che consentirà di fatto di collocarlo in una dimensione internazionale, in linea con il Piano Strategico Italia.
Un’azione che ha visto la convergenza di intenti di tutti gli attori in campo e che produrrà una serie di risultati tra loro strettamente correlati e che attengono il miglioramento della viabilità, la riduzione dell’inquinamento ambientale, della protezione della costa su cui insiste l’area in frana, la velocizzazione della linea ferroviaria e altre realtà strettamente connesse al sistema che si va configurando.
“Quando si assumono decisioni strategiche tra istituzioni, in modo pronto e efficace, come oggi – ha commentato il ministro Graziano Delrio – i risultati non possono mancare. I progetti non realizzabili vanno abbandonati senza rimpianti, mentre, favorire la competitività dei territori, facilitare il lavoro delle imprese e la vita dei cittadini, è possibile se si ragiona insieme sui punti di forza del Paese, nel caso di Ancona, il porto. Non sono le infrastrutture da sole a creare sviluppo ma le infrastrutture a servizio dei territori, delle aree produttive, delle aree metropolitane, delle aree turistiche. Per il porto ci aspettiamo anche una dimensione sempre più green – ha continuato il Ministro – Dobbiamo dare subito seguito ad una progettazione che sia sostenibile, che veda gli interventi sulla ferrovia, che sblocchi la viabilità, che dia soluzioni funzionali al porto. Le risorse per escavi e ferrovia sono già definite. Per la strada si valuterà una volta definito il progetto”.
Il sindaco Valeria Mancinelli ha dichiarato: “Il Ministro Delrio ha dato prova di senso di responsabilità chiudendo coraggiosamente un capitolo e aprendone subito un altro. oggi inizia il cammino verso una nuova soluzione condivisa. Il collegamento porto – grande viabilità è un’ opera improcrastinabile per lo scalo dorico, che conosce una fase di sviluppo molto interessante con la crescita del traffico merci, del movimento passeggeri e come polo crocieristico riconosciuto, ma è altrettanto importante per alleggerire il quartiere di Torrette dalla storica morsa del traffico che da troppo tempo sta sopportando e per agevolare i flussi che provengono dall’area a nord. E’ fondamentale che i tempi di realizzazione siano rapidi: la fase della progettazione deve chiudersi entro un anno al massimo. L’obiettivo è che le opere rientrino nel contratto di programma 2018 – 2022 tra Ministero e Anas. Ne va – ha concluso il sindaco – della credibilità delle istituzioni, in primis dello Stato, evitando altri pantani”.
Anche dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha espresso soddisfazine per quanto fatto a livello ministeriale da Delrio “che, all’indomani della chiusura del processo che per 15 anni era stato portato avanti, quello di un project che doveva essere senza oneri per lo Stato e che poi si è rivelato, nella richiesta del proponente, molto oneroso, ha preso in considerazione una alternativa semplice ed efficace. Una soluzione che unisce un progetto già in corso, quello del piede della frana, con un collegamento ad un’altra opera già in corso, il raddoppio della Statale 16. Riuscire a dare una risposta in tempi così rapidi è per noi di grande aiuto e di grande importanza perchè mette di nuovo in moto quello che è il processo di risoluzione di un problema importantissimo come l’uscita dal porto di Ancona, il porto regionale, anzi il porto del medio Adriatico. Oggi infatti lo scalo sta crescendo, offre tanto lavoro ed è un’opportunità per tutte le Marche, una infrastruttura strategica. Manca quest’ultimo miglio di collegamento e l’impegno preso dal ministro ci permette di dire che c’è una nuova soluzione su cui stiamo lavorando e a cui vogliamo arrivare in tempi stretti”.
“Sono le opere utili quelle che vanno finanziate – ha ribadito Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centrale. Il porto sta crescendo nei numeri, nelle dimensioni, nello scacchiere dei rapporti strategici dell’Italia del Mare. L’essere a capo del Sistema dei porti dell’Adriatico centrale, che interessa 216 chilometri di costa, è motivo di grande orgoglio ma anche di grande responsabilità. Sono due i fattori di cui tenere conto: i tempi, che vanno accorciati, sia in favore delle imprese, sia dei cittadini e la necessità improrogabile di avere l’infrastruttura che ci colleghi alla grande viabilità. Un sistema intermodale è importante ma non può sostituire completamente il trasporto su gomma: ferro e gomma devono viaggiare insieme”.
“Dotare il porto di Ancona di un collegamento diretto e agevole con la viabilità statale è una esigenza non più differibile – ha affermato poi il presidente dell’ANAS Gianni Vittorio Armani. – Con questa firma Anas conferma l’impegno a trovare soluzioni progettuali condivise per superare le difficoltà tecniche di un intervento necessario quanto complesso. Il collegamento con il porto è ancora più importante alla luce di altre opere che Anas sta realizzando e che avranno importanti ricadute positive sulla città di Ancona. La direttrice Perugia-Ancona, ad esempio, sarà completata all’inizio del prossimo anno e consentirà, insieme al potenziamento in c corso della direttrice Orte-Civitavecchia, un collegamento diretto tra i due porti. Il raddoppio della strada statale 16 Adriatica proprio in corrispondenza della città di Ancona è in avanzato stato di progettazione nel tratto Falconara-Torrette, per un investimento complessivo di 236 milioni di euro da appaltare nell’anno in corso.”
“Questa intesa – ha concluso il direttore commerciale di RFI Giampiero Strisciuglio – non può che aumentare il grado di performance all’interno di una progettualità più ampia e definita che interessa l’area Adriatica. Quello che prende le mosse oggi è un ottimo esempio di progettazione integrata e di una best practice. Da parte di Rete Ferroviaria Italiana non si tratta dell’unica iniziativa, abbiamo infatti concluso l’intervento di informatizzazione della stazione di Ancona e sulla rete dei binari”.