Armatori preoccupati, poca attenzione dalla politica
“L’armamento è molto preoccupato per la poca attenzione delle istituzioni al settore marittimo nella finanziaria”. Lo ha detto Nicola Coccia, presidente di Confitarma, rivolto al mondo politico. “Nessuna richiesta nuova è stata avanzata”, ha spiegato Coccia, “perché siamo consci delle difficoltà contingenti. Ma è fondamentale mantenere quanto di buono è stato fatto finora per la competitività del settore marittimo”.
L’occasione era il tradizionale scambio di auguri tra armatori e rappresentanti del mondo politico, istituzionale, ministeriale, della Marina militare, del Comando generale delle Capitanerie di porto e di tutti gli enti che ogni giorno vivono ed affrontano le sfide quotidiane del settore marittimo. “Certamente il 2009 è stato un anno difficile per tutti”, rileva il Presidente di Confitarma. “Ciononostante lo spirito imprenditoriale degli armatori italiani non è venuto meno. E i buoni risultati sono ancora più importanti proprio perché ottenuti in un momento di crisi economica mondiale.”
La crescita della nostra flotta, che oggi supera i 15,5 milioni di tsl, testimonia la validità del sistema normativo, che grazie al registro internazionale ha portato alla realizzazione di progetti importanti in tutti i settori dello shipping. Dal 1998 al 2009, la consistenza della flotta italiana ha registrato un aumento del 77%. Attualmente sono 186 le navi ordinate e in costruzione nei cantieri mondiali per un totale di circa 5,5 milioni di tonnellate di stazza, che entreranno in esercizio entro il 2012 portando a 21,5 milioni il totale della flotta di bandiera italiana. “Ma in mancanza di misure adeguate l’armamento italiano emigrerà all’estero”.
Il Sen. Luigi Grillo, Presidente dell’8 Commissione del Senato, in proposito, nel ribadire che la flotta riveste un ruolo fondamentale per l’economia del paese, ha confermato il suo personale impegno affinché al settore marittimo venga rivolta la dovuta attenzione anche nel prossimo futuro, così come è stato negli anni recenti con il consenso di tutte le forze parlamentari .
Quanto al problema della pirateria, il presidente Coccia ha sottolineato l’impegno e la dedizione delle amministrazioni italiane coinvolte, ringraziando la Marina militare e la Guardia costiera, per il grande supporto fornito alle navi in transito nell’area. E il pericolo non accenna a diminuire. Anzi, i dati rilevano che, oltre ad un forte aumento nel numero, si registra una grande capacità di adattamento, sia delle tecniche che delle modalità di abbordaggio, alle strategie difensive poste in essere. Ormai i pirati colpiscono anche a 600-700 miglia dalla costa. “Confitarma si è impegnata molto su questo fronte soprattutto nel dare il più ampio risalto possibile al rischio che sta correndo il nostro Paese che, al di la dei crudi fatti di cronaca nera, difficilmente in passato trovava appropriati canali di diffusione”.