Assemblea Confitarma, Lupi: a breve gli Stati generali dell’economia del mare
A breve, nella prima settimana di novembre, verranno convocati gli Stati generali dell’economia del mare in vista del Piano nazionale della portualità e della logistica. Lo ha annunciato oggi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi nel suo intervento all’Assemblea di Confitarma, aggiungendo che l’obiettivo è quello di “definire proposte concrete perché il Piano sia operativo”. Lupi ha ricordato che “per l’Italia non c’è crescita e ripresa senza l’economia del mare. Non si può guardare al futuro senza le eccellenze che noi abbiamo”.
Nella sua relazione, il presidente di Confitarma, Emanuele Grimaldi, ha sottolineato che le attività marittime “risultano stabili, producendo ogni anno beni e servizi per circa 40 miliardi di euro, il doppio di altri comparti strategici per il Paese come tessile e telecomunicazioni. E se nel 2014 la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è ai massimi storici, l’occupazione nel cluster marittimo va in controtendenza, occupando direttamente più di 215.000 persone, mentre altre 265.000 nell’indotto”. Grimaldi ha fatto poi un accenno al rinnovamento della flotta, per il quale “negli ultimi dieci anni sono stati investiti 15,5 miliardi di euro da parte degli armatori. Grazie agli sforzi delle imprese armatoriali italiane, in grado di investire anche nei momenti di crisi, l’Italia è tra i paesi leader dello shipping mondiale, al secondo posto dell’Unione Europea e al quarto posto nel mondo tra le flotte di bandiera e per controllo armatoriale nazionale”.
Il presidente di Confitarma ha spiegato che “il 90% delle merci viaggia sulle navi: è l’immagine della globalizzazione che rappresenta una grande opportunità per uscire dalla crisi. Ma per salvaguardare la competitività della flotta di bandiera, è necessario compiere anche scelte coraggiose e determinanti per superare la cronica inefficienza del nostro sistema logistico e infrastrutturale portuale, che purtroppo continua ad essere inadeguato rispetto all’evoluzione dei traffici internazionali”.
All’assemblea è intervenuto anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il quale ha evidenziato che “la riforma del sistema portuale nazionale rappresenta una priorità urgente, non più differibile”. E ha quindi aggiunto che occorre “ripristinare piene condizioni di competitività, intervenendo in modo decisivo sui deficit strutturali, sui ritardi e sulle inefficienze del sistema portuale nazionale”.