Assoporti: D’Agostino, fare squadra per un sistema che ha grande potenziale
Zeno D’Agostino, presidente di Assoporti e dell’Autorità dei porti di Venezia e Monfalcone, in occasione dell’assemblea programmatica pubblica dell’associazione svoltasi oggi a Roma, ha delineato le strategie per il futuro a partire dall’importanza di fare squadra per un sistema “che ha grandi potenzialità e deve essere in grado di reggersi sulle proprie gambe”.
“Sono tre le sfide-opportunità per i porti italiani che interessano tutto il Paese – ha spiegato D’Agostino -. Una è la Via della Seta, ma è importante anche il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo nei confronti della sponda sud che sta risorgendo, con economie e traffici che stanno tornando e su cui i porti del Mezzogiorno possono giocare una partita. L’altro tema è la capacità dei porti di integrarsi con il mondo logistico e manifatturiero che si lega a porti franchi e Zes (zone economiche speciali)”.
La portualità, ha poi ricordato il presidente di Assoporti, “non è un problema settoriale”, lo sviluppo dei porti, della logistica e della manifattura a questi correlati: “è un problema del paese. Incrociamo dinamiche globali, trattiamo con player di dimensioni spaventose e se non siamo capaci di saperli affrontare diventa un problema per Trieste, Palermo, Napoli e tutti noi”, ha concluso D’Agostino.
Sul lavoro portuale “ieri in Consiglio dei ministri è stata trovata una buona soluzione”, ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, parlando dei contenuti del provvedimento correttivo della riforma portuale, nel suo intervento all’assemblea. “E’ una soluzione buona, ottima e, comunque, sempre migliorabile”, ha detto Delrio per il quale è stata una scelta giusta “aver recuperato dopo questo tema perché è complesso mentre intanto il resto della riforma sta procedendo”. “E’ una soluzione – ha spiegato il ministro delle Infrastrutture – che crea flessibilità, dà la possibilità di fare piani di reinserimento, formazione e aggiornamento. Consente alle autorità portuali di avere uno strumento di flessibilità per gestire il lavoro portuale che risente di vizi e variabilità. Non c’è il tema del pensionamento per una questione di coperture”.
E a chi gli chiedeva, a margine dell’assemblea se questa soluzione riuscirà a scongiurare lo sciopero proclamato dai sindacati per il 15 dicembre prossimo, “penso -ha risposto Delrio- che sia una risposta molto importante e che dà molto respiro. Poi – ha puntualizzato – ognuno fa il suo mestiere. Io faccio il ministro e i sindacalisti fanno il loro”. Altra notizia positiva ha annunciato Delrio, l’approvazione del ‘mare bonus’: “Ora -ha detto- deve essere fatto rapidamente l’impegno di spesa. Dovremmo essere inoltre alla fine del percorso dello sportello unico, mi è stato garantito che sarà licenziato”. E Delrio, oggi, ha voluto riaffermare la centralità dell’economia del mare che, ha detto, “è molto rilevante per il nostro Paese da cui dipendono scelte strategiche”. “La pianificazione della logistica italiana nell’ambito della definizione dei Corridoi -ha evidenziato Delrio – è influenzata dalla portualità. Non si può stare – ha detto – se non dentro una cornice strategica internazionale ma al tempo stesso -ha detto rivolto ai rappresentanti delle autorità portuali- insieme abbiamo affrontato dossier specifici perché ogni giorno va messo olio negli ingranaggi. Ci sono tanti problemi che dobbiamo affrontare giorno per giorno e i risultati cominciano a vedersi”.