Assoporti presenta le sue priorità al prossimo Governo
Autonomia finanziaria, coordinamento di tutte le funzioni in porto, semplificazione burocratica e piano strategico del sistema logistico sono alcune delle proposte espresse in una nota di Assoporti al Governo che uscirà dalle elezioni del 24 e 25 febbraio.
Secondo l’associazione nazionale che riunisce le Autorità portuali, in primo luogo “occorre restituire autonomia ai Porti, conferire loro un ruolo centrale di coordinamento e di accelerazione degli interventi di programmazione, pianificazione e realizzazione di progetti infrastrutturali”. Per Assoporti il concetto centrale è che “solo attribuendo alle Autorità portuali una reale autonomia finanziaria, si possono porre le basi per un rilancio del settore. Rilancio che passa attraverso un recupero della competitività degli operatori portuali con la parziale e temporanea fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese autorizzate a operare in porto, ma anche una riduzione delle accise sui prodotti energetici consumati dai mezzi utilizzati in porto e la fissazione di regole certe e omogenee in materia di Imu sui beni demaniali”.
Secondo l’associazione nazionale che riunisce le Autorità portuali, in primo luogo “occorre restituire autonomia ai Porti, conferire loro un ruolo centrale di coordinamento e di accelerazione degli interventi di programmazione, pianificazione e realizzazione di progetti infrastrutturali”. Per Assoporti il concetto centrale è che “solo attribuendo alle Autorità portuali una reale autonomia finanziaria, si possono porre le basi per un rilancio del settore. Rilancio che passa attraverso un recupero della competitività degli operatori portuali con la parziale e temporanea fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese autorizzate a operare in porto, ma anche una riduzione delle accise sui prodotti energetici consumati dai mezzi utilizzati in porto e la fissazione di regole certe e omogenee in materia di Imu sui beni demaniali”.
L’associazione propone al prossimo Governo “di elaborare un piano strategico del sistema logistico che faccia perno sulla portualità nazionale, in quanto unico soggetto in grado di coniugare le esigenze di interscambio delle reti europee con quelle estese del Mediterraneo”. Inoltre, chiede “un piano finalizzato allo sfruttamento di tutte le potenzialità inespresse del mercato crocieristico” e suggerisce “la possibilità di costituire dei sistemi multi portuali e multiscalo”. Infine, Assoporti presenterà al nuovo esecutivo “una propria proposta di riforma della legge portuale”.