Blocco ferrovia Reno: Arcese e Grimaldi avviano una nuova tratta via mare
Il protrarsi della chiusura della linea ferroviaria del Reno e la ripresa, dopo il rallentamento del periodo estivo, dei flussi di merce sull’asse nord-sud Europa sono le principali responsabili del consistente deficit di capacità di carico attualmente in corso. “I camion attualmente disponibili non sono sufficienti a supplire la mancanza di treni lungo il corridoio svizzero e le soluzioni di backup messe in campo ad oggi dalle ferrovie sono ancora poco affidabili e comunque non sufficienti in termini di capacità” – afferma Marco Manfredini COO del Gruppo Arcese, e prosegue: “Gli ordini dei nostri clienti, dopo il consueto periodo di stasi estiva, stanno rientrando nel pieno dell’operatività comportando una concentrazione nei terminali ferroviari di semirimorchi pronti per essere caricati e limitando di conseguenza la capacità di accettarne di nuovi.”
Proprio per recuperare la capacità di carico e i carichi arretrati Arcese fa sapere di aver lavorato attivamente in maniera tempestiva per fronteggiare l’emergenza e garantire l’operatività dei servizi rafforzando e offrendo soluzioni di backup. Tra queste, l’iniziativa promossa in collaborazione con il Gruppo Grimaldi per l’avvio di un servizio ro-ro tra il porto di Anversa e Savona inaugurato il 2 settembre 2017. In questa prima data la nave è partita in direzione Italia con a bordo già 30 semirimorchi. Il nuovo servizio ha una frequenza settimanale, tempi di transito di 7 giorni e capacità di carico di oltre 100 semirimorchi. L’obiettivo di questa soluzione, che consolida ulteriormente la partnership tra le due aziende, è garantire al mercato una più ampia capacità di carico per far fronte all’emergenza e recuperare gli arretrati di spedizioni ma soprattutto fronteggiare nuove richieste. Allo stato attuale, infatti, le soluzioni di backup ferroviarie hanno una capacità limitata che non supera il 50% di quella ottimale e le infrastrutture terminalistiche sono sature.
“Grazie a questa operativa short-sea, unitamente ai servizi di backup ferroviari attivati e alla flotta di automezzi di proprietà, stiamo mettendo in campo tutta la nostra capacità nel ricercare soluzioni per minimizzare gli impatti della chiusura di Rastatt” – ha concluso Marco Manfredini – “Siamo molto soddisfatti del supporto ricevuto dal Gruppo Grimaldi anche in questa emergenza e della velocità di implementazione di un servizio che speriamo essere decisivo nel supportare le necessità dei nostri clienti in questo momento così delicato.”