Cagliari sede Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna su base criteri Ue
“L’indicazione di Cagliari quale sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, contenuta nello schema di decreto approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 20 gennaio, si rifà alla classificazione comunitaria del porto indicato quale nodo core della Rete TEN-T”.
Così il sottosegretario ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro ha risposto in Commissione Trasporti alla Camera all’interrogazione degli onorevoli Capelli e Fautilli ((DeS-CD) in merito alla razionalizzazione delle Autorità portuali, che è stata presentata dal Governo, in Sardegna e prevede un’unica Autorità portuale di sistema.
La scelta di designare Cagliari, secondo i parlamentari che hanno rivolto l’interrogazione al ministero delle infrastrutture e dei trasporti, non sembra coerente con i criteri indicati dallo stesso Ministro, in base ai quali le Autorità portuali di sistema avrebbero dovuto essere indicate in relazione alla consistenza dei flussi di passeggeri e di merci.
Alle osservazioni mosse da Capelli e Futulli, il sottosegretario De Caro ha precisato che il criterio utilizzato per la Sardegna e lo stesso adottato per l’individuazione di tutte le altre sedi di AdSP, ed è anche il principio che l’Unione europea pone a fondamento della propria politica per la realizzazione dei corridoi e delle reti quale strumento di coesione territoriale dentro il Vecchio Continente, definita nella sua versione attuale nel 2013 attraverso la delimitazione della rete comprehensive e di quella, appunto, core.
“L’attribuzione di core port per Cagliari – ha aggiunto il rappresentante del dicastero – è maturata a livello comunitario in base alla registrazione dei flussi di traffico: parametro principale preso a riferimento dalle istituzioni europee. Ancora nel 2014, sulla base di dati ufficiali ISTAT, Cagliari rappresentava per movimentazione complessiva delle merci il terzo porto d’Italia, con un totale di 33 milioni e 724 mila tonnellate, a fronte delle 8,4 milioni movimentate da Olbia – Porto Torres”.
De Caro ha inoltre precisato che lo schema di decreto prevede che la Regione interessata, con un’istanza motivata e collegata a dinamiche e valutazioni di carattere anche politico, e comunque più squisitamente territoriali, può chiedere al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che la sede dell’AdSP possa essere riconosciuta in un porto diverso da quello core.
“Ovviamente il Governo sarà ben attento a valutare nel merito eventuali richieste che, avanzate dalla Regione Sardegna, andassero nella direzione auspicata dall’Onorevole interrogante” ha concluso il sottosegretario.