Caro-Traghetti: Franchini (Cna-Fita), penalizzato l’autotrasporto sardo
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha inflitto sanzioni a Moby Lines e alla Compagnia Italiana di Navigazione per non avere rispettato le prescrizioni imposte dalla stessa Antitrust dopo l’acquisizione dell’ex flotta pubblica, sui biglietti per la rotta Civitavecchia-Olbia. L’associazione Cna-Fita ha espresso preoccupazione per le conseguenze che il caro-traghetti ha sul settore dell’autotrasporto.
“Un autotrasportatore sardo con un solo mezzo mediamente in un anno arriva ad utilizzare 200 passaggi navali spendendo complessivamente più di 90 mila euro – ha dichiarato Cinzia Franchini presidente nazionale Cna-Fita -. Questo è il prezzo che l’autotrasporto sardo paga per avere continuità commerciale, un prezzo salatissimo per poter lavorare. Dopo il caro pedaggi ecco confermato anche il caro traghetti. Per questo il ministro Lupi non deve indugiare oltre bensì convochi urgentemente il tavolo con le associazioni firmatarie di quel protocollo che da subito, lo scorso 28 novembre, individuò l’esigenza di un focus sulle isole Sardegna e Sicilia. Di parole ne sono state spese molte e oggi con le elezioni regionali alle porte Cna-Fita non intende avvallare prospettive visionarie”.
Cna-Fita chiede “provvedimenti tempestivi, concreti e immediatamente spendibili. E’ bene ricordare inoltre che nel caso specifico della Sardegna gli stessi costi minimi non contemplano i traghetti e tutto questo deve farci riflettere rispetto all’esigenza di individuare nuovi meccanismi di difesa rispetto ad un caro costi (pedaggi, traghetti, carburante) che continua a concentrarsi su poche e fondamentali voci. Su queste voci è urgente una risposta politica credibile”, conclude il comunicato dell’associazione.