Confitarma: i traghetti italiani sono sicuri
Confitarma replica ad Altroconsumo circa i disservizi sui traghetti italiani. Secondo il presidente Paolo D’Amico, il dossier dell’associazione di consumatori intitolato “Sicurezza in alto mare”, particolarmente critico sulle condizioni di esercizio delle navi, risulta scorretto per chi da anni investe proprio sulla sicurezza e sulla formazione di personale altamente qualificato. Il trasporto marittimo, sia per normale mobilità che per flussi turistici, muove oltre 50 milioni di passeggeri l’anno, genera una quota non trascurabile del Pil nazionale, collega fra loro cultura ed economia, e trasporta quanto è necessario alla vita dei cittadini (dalle fonti energetiche ai prodotti finiti), oltre a servire da intrattenimento.
D’Amico precisa che una nave che non rispetta gli standard di sicurezza non può materialmente viaggiare, restando di fatto bloccata in porto dall’Autorità Marittima. Ciascuna nave ha un proprio piano di sicurezza approvato dalle autorità e dagli enti preposti, verificato più volte all’anno e concernente le dotazioni di salvataggio, il loro numero e la loro ubicazione. Il Registro Italiano Navale e l’Amministrazione Marittima, da sempre deputati da sempre alle verifiche tecniche e al controllo dei nostri traghetti, compiono puntualmente il loro dovere e Confitarma ribadisce il suo impegno sulla prevenzione e l’attenzione a tutto ciò che possa essere fonte di pericolo. Per dirla con un gioco di parole, la sicurezza è “al sicuro”, mentre l’indagine di Altroconsumo rischia di disorientare i clienti danneggiando l’immagine delle compagnie, mettendo a repentaglio bilanci e posti di lavoro di aziende importanti. D’Amico ricorda che queste ultime hanno in corso azioni legali volte a tutelare i loro diretti interessi nelle sedi opportune.
MDD