Confitarma: il Brasile locomotiva dell’economia mondiale
“Il Brasile, sotto la presidenza di Lula, ha conosciuto un tasso di crescita medio superiore al 4% annuo, e sta dimostrando di saper coniugare una rigogliosa crescita economica con le necessarie riforme sociali. Questo è quindi il momento del Brasile, che sta investendo molto, soprattutto in infrastrutture”. Lo ha annunciato Valeria Novella, presidente del Gruppo Giovani Armatori di Confitarma, nel corso del convegno dal titolo ‘L’economia brasiliana scala la classifica mondiale. Riflessi sui servizi di trasporto marittimo’ svoltosi a Capri. Il Brasile, aggiunge il presidente di Confitarma Paolo D’Amico, sta vivendo una crescita economica che va di pari passo con una riforma sociale e democratica, tutti segnali di un notevole salto di qualità.
Tra i partner commerciali di questo Paese, oggi l’Italia si pone al sesto posto ed è al decimo tra i principali Paesi investitori, ma la maggior parte delle imprese italiane hanno difficoltà a farsi conoscere ed apprezzare in Brasile a causa delle loro dimensioni medio-piccole. Riguardo alle infrastrutture brasiliane poi, c’è ancora molto da fare, specie per le reti di trasporto, troppo orientate alla strada nonostante le dimensioni e la presenza di grandi fiumi che dovrebbero far pendere la bilancia verso il trasporto marittimo-fluviale e ferroviario.
Ricardo Albuquerque Araújo, intervenuto in rappresentanza della Petrobras ha illustrato i programmi di estrazione petrolifera presenti e futuri di questo colosso dell’energia soffermandosi in particolare sull’ambizioso programma chiamato pre-salt, entrato oggi stesso nella fase operativa con la prima produzione di barili di petrolio. Si tratta di un ambizioso progetto per estrarre il petrolio che si trova al di sotto di uno strato sottomarino di sale spesso 2 chilometri. I giacimenti che si trovano quindi a maggiori profondità di quelli attuali sovrastanti consentiranno a Petrobras di accrescere notevolmente la propria capacità estrattiva con in più il vantaggio di avere il petrolio a casa propria.
Per quanto riguarda la produzione ed esportazione di materie prime da parte del Brasile, mentre la produzione di minerali di ferro e carbone vanta numeri significativi in costante crescita, sul fronte delle esportazioni verso il mercato cinese il trasporto risente della competizione delle produzioni australiane. Ciò sta recentemente determinando l’interesse nell’utilizzo di navi di grandi dimensioni in grado di ridurre il costo del trasporto creando maggiori difficoltà agli armatori indipendenti con navi di minore tonnellaggio. Per quanto riguarda l’export di prodotti agricoli, soia e grano in primis, le opportunità per gli armatori sono forse più interessanti grazie all’allungamento delle rotte, l’aumento dei volumi e il ritorno delle navi in zavorra tutti fattori che comportano una maggiore richiesta di tonnellaggio.