Confitarma pianifica il futuro del settore marittimo: un’agenda ambiziosa per il cambiamento
Il presidente Mario Zanetti di Confitarma ha delineato i quattro assi strategici su cui si concentrerà l’associazione per il trasporto marittimo
Confitarma: presentare il nuovo programma di attività e avviare un confronto sulle principali sfide che attendono l’armamento italiano nel 2024, a partire dalla delicata situazione in corso nel Mar Rosso. Questi gli obiettivi del media day di Confitarma che si è svolto oggi a Roma.
Presenti ai lavori il Presidente Mario Zanetti, i Vice Presidenti Mariella Amoretti, Cesare d’Amico, Guido Grimaldi, Lorenzo Matacena e il Direttore Generale Luca Sisto.
Il presidente Mario Zanetti di Confitarma ha delineato un ambizioso piano di azione per il settore marittimo italiano. Rappresentando il 70% del naviglio nazionale e forte di una storia che supera il secolo di attività, Confitarma si pone al centro dell’economia del mare. Un settore che vale oltre 50 miliardi di euro, con il trasporto marittimo da solo a contribuire per 10 miliardi.
Mario Zanetti, Confitarma: La nostra sfida poggia su quattro pilastri
Sono quattro i pilastri per il trasporto marittimo del mandato di Confitarma, Confederazione Italiana Armatori, di cui è Presidente Mario Zanetti: adeguamento normativo, transizione green, rafforzamento del personale e della sicurezza in mare.
Zanetti ha annunciato che l’associazione Confitarma si concentrerà su quattro assi strategici: l’adeguamento normativo, con particolare attenzione al Codice della Navigazione, che non ha visto riforme da 80 anni. La transizione verde, per rispondere alle sfide ambientali del settore. Il rafforzamento del personale marittimo, con lo scopo di migliorare le competenze e le condizioni di lavoro. Le ripercussioni geopolitiche legate al Mar Rosso, area nevralgica per il commercio marittimo internazionale.
Mariella Amoretti, vicepresidente con delega al Bilancio e all’organizzazione interna, ha condiviso la sua esperienza maturata nei due mesi di presidenza pro-tempore, evidenziando l’importanza di una gestione attenta e visionaria per il futuro dell’associazione.
Il ruolo cruciale del trasporto marittimo per l’economia italiana
Guido Grimaldi, con delega al marketing associativo, ha sottolineato l’impegno dell’associazione per promuovere la crescita e affrontare le sfide fiscali, come l’ipertassazione prevista dall’ETS, che potrebbe costare agli armatori 200 milioni nel primo anno, arrivando a 500 milioni nel 2026. Ha inoltre menzionato la Direttiva Fuel 2025, che prevede una riduzione dell’impatto carbonico del 2% attraverso l’uso del B20, un combustibile da miscelare.
Cesare D’Amico, vicepresidente, ha richiamato l’attenzione sulla collaborazione con la Marina Militare, avviata nei primi anni 2000, per la protezione delle navi. Ha evidenziato l’importanza strategica del Canale di Suez, attraverso il quale passa il 40% delle importazioni italiane. Ha fatto inoltre riferimento a problemi anche nel Canale di Panama.
Lorenzo Matacena, anch’egli vicepresidente e focalizzato sullo short sea shipping. Ha discusso l’importanza di portare avanti la visione dell’associazione sulle infrastrutture, sottolineando il ruolo cruciale del trasporto marittimo per l’economia italiana.