Convenzione SOLAS: allarme Fonasba, “troppe nazioni non sono pronte”
La convenzione SOLAS, dal prossimo 1° luglio, prevede l’obbligatorietà della verifica del peso dei container, ma Fonasba, la federazione a cui fanno capo le associazioni nazionali degli agenti e broker marittimi, evidenzia che molte nazioni non sono ancora pronte all’attuazione della norma.
A tre mesi dalla scadenza, infatti, la situazione è molto diversa tra le oltre 50 nazioni a cui appartengono le associazioni Fonasba: in diciotto di esse non è stato sinora fornito alcun tipo di linea guida di applicazione pratica della normativa e, in alcuni casi, manca la nomina da parte dei governi dell’autorità incaricata di certificare e approvare il metodo di pesatura dei contenitori.
Riguardo ai metodi di pesatura dei container, il Metodo 1 (pesatura dei container dopo il loro confezionamento con l’impiego di una pesa a ponte) dovrebbe risultare il più usato, ma le pese a ponte sono poche e spesso in precarie condizioni e il costo di pesatura varia considerevolmente da zero a 200 euro. Per il Metodo 2 (pesatura delle merci contenute nel container e somma del risultato alla tara), invece, in molti casi non sono ancora stati assunti i provvedimenti necessari a regolamentare la procedura in conformità con le prescrizioni SOLAS.
John Foord Fics, presidente designato di Fonasba e presidente del Comitato Liner & Port Agency della federazione ritiene “sconcertante che poco prima dell’introduzione della norma un folto numero di nazioni non sia ancora riuscito a organizzarsi”.
“L’emendamento SOLAS è stato in fase di preparazione presso l’International Maritime Organization per quattro anni, è allarmante che nella fase finale in molti Paesi, non siano state messe a disposizione di agenti, spedizionieri e caricatori le opportune linee guida” ha proseguito Fics.
Secondo il presidente Fonasba, infine, “dopo la stessa introduzione del container, si tratta di uno degli sviluppi più importanti nel settore dei trasporti marittimi, ma è molto probabile il rischio di pesanti disservizi, dopo il 1° luglio o anche prima nel caso di alcuni contenitori in trasbordo. Le compagnie di navigazione temono che i contenitori presentati per il carico senza la certificazione della Massa Lorda Verificata vengano bloccati”.