Crisi, armatori fiduciosi: “siamo indicatori della ripresa”
C’è la crisi ma lo shipping si difende bene. Nicola Coccia, presidente di Confitarma, ha aperto con una nota di ottimismo la terza edizione delle 48 Ore del mare, la manifestazione dell’industria marittima a Roma in questi giorni.
“Di fronte ad un calo generalizzato degli investimenti, delle esportazioni e dell’occupazione”, riflette Coccia, “il nostro settore registra un aumento degli investimenti effettuati, un’espansione dei traffici e della flotta, un incremento dell’occupazione. Vogliamo cavalcare questo momento cercando, per quanto possibile, di trascinare con noi altri settori, convinti di essere ‘indicatore di ripresa’, elemento essenziale per mettere in rete l’economia”.
Secondo Gabriele Gori, vicedirettore di Mps capital services, intervenuto nel corso della kermesse, in passato le banche hanno probabilmente concesso prestiti con una leva finanziaria troppo alta, che si aggirava mediamente intorno all’80% del valore dell’investimento.
La crisi, è il ragionamento di Gori, ha dimostrato che l’asset nave in questo momento non può da solo offrire adeguate garanzie: in alcuni comparti il valore delle navi è crollato con ripercussioni evidenti sull’investimento delle banche. Pertanto, il mondo bancario è oggi più prudente e in futuro valuterà con attenzione i progetti di investimento, contenendo la leva finanziaria in una forbice tra il 50% e il 65%.
Proprio in tema di sistema bancario, il presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato Luigi Grillo ha ricordato che la politica italiana ha avuto il merito di aver favorito sin dal 1992 il processo di riorganizzazione del nostro sistema bancario. Oggi è forse l’unico al mondo ad aver sostenuto l’impatto della crisi senza contributi statali.
Secondo Grillo, per superare l’impasse nel sistema del finanziamento alle imprese armatoriali è strategica la creazione di fondi comuni modulari pluriarmatoriali, gestiti da una Sgr autorizzata dalla Banca d’Italia. Una proposta che trova d’accordo anche Giuseppe Castagna, responsabile Corporate relationship management di Intesa San Paolo.