Covid-19, crociere: pronti alla ripartenza ma…
Dopo lo stop di dicembre, il Dpcm del 14 gennaio 2021 sulle misure di contenimento del contagio da Covid-19 (ne avevamo parlato qui) ha dato nuovamente via libera alle crociere.
Il decreto, in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo, ha infatti previsto all’articolo 10 che “I servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana possono essere svolti solo nel rispetto delle specifiche linee guida, validate dal Comitato tecnico-scientifico”.
Diverse compagnie di navigazione stanno quindi organizzando la ripartenza, potendo contare su uno dei protocolli sanitari tra i più rigorosi al mondo, ma restano ancora alcuni adempimenti da portare a termine e alcuni nodi da sciogliere.
Ripartenza sì, ma ad alcune condizioni
Innanzitutto, occorre ricordare che, come ribadito anche dall’ultimo Dpcm, i servizi di crociera possono essere fruiti solo da coloro che non siano sottoposti al rispetto di misure di sorveglianza sanitaria o a isolamento fiduciario e che non abbiano soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’imbarco in alcuni Stati o territori (Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia) ritenuti a rischio e indicati nei vari allegati al decreto.
È necessario poi adempiere agli altri obblighi previsti dal comma 3 dell’art. 10 del Dpcm: per autorizzare lo svolgimento della crociera, prima della partenza della nave, il Comandante deve presentare all’autorità marittima una specifica dichiarazione da cui si evincano l’avvenuta predisposizione di tutte le misure necessarie al rispetto delle linee guida; i successivi porti di scalo ed il porto di fine crociera, con le relative date di arrivo/partenza; la nazionalità e la provenienza dei passeggeri imbarcati.
I nodi da sciogliere
Le compagnie di navigazione devono poi affrontare il tema escursioni – il Dpcm dispone infatti il divieto di escursioni libere per le quali i servizi della crociera non possano adottare specifiche misure di prevenzione dal contagio – ma soprattutto occorre affrontare una questioen di non poco conto, quella relativa alla mobilità dei crocieristi. I fruitori dei servizi di crociera, per imbarcarsi sulla nave prescelta, devono avere la possibilità di raggiungere il porto di partenza, anche se provenienti da regioni che vietano di lasciare il proprio territorio, come quelle arancioni o rosse. Allo stato attuale, però, il raggiungimento del porto di imbarco non è presente tra le deroghe ai divieti di spostamento e quindi appare necessaria una circolare specifica o un ulteriore decreto che regoli questo importante aspetto.