Crociere, trend in crescita: nel 2026 l’Italia supererà i 15 milioni di passeggeri
Le Regioni Lazio, Liguria e Campania a guidare il mercato crocieristico
Si stima che per il settore crociere, nel 2026 l’Italia supererà i 15 milioni di passeggeri. Sul podio le Regioni Lazio, Liguria e Campania, a guidare il mercato.
Sono questi i dati emersi al Seatrade Cruise Global di Miami dalla presentazione dell’ultimo report dell’agenzia genovese Cemar Agency Network, che prevede inoltre in Italia nel 2025 un incremento delle toccate navi, che raggiungeranno quota 5.482, +6,76% rispetto al 2024, con ben 179 unità che solcheranno le acque italiane in rappresentanza di 57 compagnie di navigazione.
I numeri confermano dunque il trend di crescita previsto nel 2025 con 14 milioni e 800 mila ospiti a bordo attesi, già in aumento del 4% rispetto all’anno precedente.
Crociere: i porti e le regioni maggiormente interessati
I porti italiani interessati da traffico crocieristico saranno 74. Il primato è ancora di Civitavecchia, che raggiungerà 3,53 milioni di passeggeri, seguita da Napoli con 1,9 milioni e Genova con 1,7 milioni. Ci saranno inoltre alcune novità nelle prime 10 posizioni: Palermo, Livorno, Messina, Savona, La Spezia, Venezia e Cagliari. Sul podio delle Regioni spicca il Lazio con 3,54 milioni di passeggeri, il 24% del totale, seguito a ruota dalla Liguria con 3,36 milioni, il 23% del totale, dalla Campania con 2,05 milioni (14%), dalla Sicilia con 2,03 milioni (14%), dalla Toscana con 0,97 milioni (6%) e dalla Sardegna con 0,77 milioni (5%).
L’Italia destinazione crocieristica del Mar Mediterraneo
Per quanto riguarda il nostro Paese, il Presidente di Cemar Agency Network Sergio Senesi ha fatto sapere: “L’Italia mantiene saldamente il suo primato di più importante destinazione crocieristica del Mar Mediterraneo. Sono senza dubbio molteplici i fattori che concorrono a questa crescita costante in termini di passeggeri movimentati e numero di toccate: tra questi gioca un ruolo chiave la politica di destagionalizzazione, conseguita anche dalle compagnie americane che da alcuni anni hanno scelto di essere presenti nel Mediterraneo non solo in estate ma anche nei mesi invernali”.
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