Italian Cruise Watch: circa 6 milioni di crocieristi previsti nel 2022
Nel 2022 il traffico crocieristico nel nostro Paese potrebbe toccare quota 5,98 milioni di passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti), +118% sulle stime già positive di chiusura 2021, e circa 3.000 toccate nave (+102%).
Questi i numeri contenuti nell’edizione 2021 di Italian Cruise Watch, il report di ricerca a cura di Risposte Turismo che analizza i dati di traffico, i trend di mercato e altre informazioni rilevanti per la cruise industry, frutto della proiezione effettuata sulle previsioni di 42 porti crocieristici italiani (rappresentativi del 73% del traffico nazionale in movimento passeggeri e del 70% delle toccate nave sul totale Italia) presentato in apertura della decima edizione dell’Italian Cruise Day, forum di riferimento in Italia per il comparto crocieristico ideato e organizzato da Risposte Turismo, con la collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
“Se confermata, la previsione del traffico crocieristico 2022 consentirebbe di riportare il livello di traffico crocieristico in Italia ai valori del 2006, dopo la discesa al 1993 del 2020 e la risalita ai risultati del 2001 attesa a fine 2021 – ha spiegato Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo –. Questi recuperi, se da un lato testimoniano la capacità della crocieristica di rilanciarsi, dall’altro non possono nascondere l’entità del valore assoluto, ancora decisamente distante dal record storico del 2019. Ci vorrà ancora del tempo prima che le dinamiche e, con esse, i numeri, tornino ai livelli prepandemici”.
Civitavecchia si conferma primo scalo crocieristico italiano
Nel dettaglio dei singoli porti, Civitavecchia si confermerà ancora una volta nella classifica degli scali crocieristici del Paese con 1,5 milioni di passeggeri movimentati (+175% sulle stime di chiusura 2021).
Alle sue spalle, in forte recupero di traffico crocieristico, Napoli, che dovrebbe tornare a superare il milione di crocieristi movimentati, seguito da Genova e La Spezia che, con circa 750.000 crocieristi ciascuno, si contenderanno il terzo gradino del podio.
Considerando il traffico crocieristico atteso nel 2022 nel porto di Savona e negli altri porti liguri, la Liguria dovrebbe tornare a superare i due milioni di crocieristici movimentati nei propri scali (2,1 milioni, risultato vicino ai valori pre-pandemici).
I porti crocieristici italiani: caratteristiche, potenzialità, investimenti
Per quanto riguarda l’analisi della portualità crocieristica, il report ha mappato 48 strutture terminalistiche attualmente dedicate alla gestione della movimentazione dei crocieristi, valore che salirà a 50 il prossimo anno con l’entrata in funzione delle nuove stazioni di Taranto e di Porto Empedocle.
In base all’indagine, i porti che attualmente hanno a disposizione il maggior numero di banchine dedicate al traffico crocieristico sono Civitavecchia (9), seguito da Napoli (5) e dal trio Genova, Trieste e Catania con 4.
Sono invece Genova e Venezia i porti con il maggior numero di banchine potenzialmente dedicabili alle navi da crociera, entrambe con 12 accosti sebbene su Venezia, come noto, insistano dall’estate 2021 limitazioni sull’utilizzo dell’area della stazione marittima, con un quadro in evoluzione per le aree a Marghera e Fusina.
In merito agli itinerari e agli scali scelti dalle compagnie, a fine 2021 il porto leader per varietà di portafoglio clienti sarà Palermo (in cui scaleranno oltre il 50% delle compagnie crocieristiche operative in Italia il prossimo anno) grazie alla sua posizione geografica che facilita gli inserimenti negli itinerari tra Mediterraneo orientale e occidentale, di poco davanti a Civitavecchia (che verrà scelta dal 47% delle compagnie che toccano i porti italiani) e Napoli (39%).
Tra le 40 compagnie operative nei porti crocieristici italiani quest’anno, Wind Star Cruises sarà quella che a fine anno scalerà in più porti (16), seguita da MSC Crociere e Ponant (entrambe con 14).
Per quanto riguarda il numero di occupati nella crocieristica, l’Italia è il paese leader al mondo con l’11% dei lavoratori totali impiegati nel settore, un risultato che attesta il ruolo del comparto non solo per il turismo ma anche per l’intera economia del Paese.
Nel suo intervento durante la discussione, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha ricordato lo sforzo del governo a sostegno degli operatori del settore turistico, sottolineando in particolare il fatto che “sia stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto che sblocca 2,4 miliardi del Recovery Plan che con un’agevole leva finanziaria salgono a quasi 7 miliardi di risorse destinati ad ammodernare le strutture ricettive di tutti i livelli; con ricadute positive, quindi, anche per il settore croceristico”.