Def: Rixi, maggiori investimenti a favore delle realtà portuali dal 2019
Il Governo lavora per aumentare, dal prossimo anno, gli investimenti destinati ai porti. Lo assicura il viceministro alle Infrastrutture e trasporti, Edoardo Rixi, a margine del Forum Internazionale Conftrasporto a Cernobbio, dopo che proprio l’associazione ha lamentato che nel Def in una proiezione al 2032, le risorse per i porti rappresentano solo l’1,8% di quello complessivi. “Bisogna fare di più. Quello che vedo è che l’ultimo governo ha tagliato sul fondo ripartizione dei porti circa il 50% dei fondi stanziati. Nello stanziamento di quest’anno, con i tagli dello scorso anno, il risultato è parecchio pesante”.
“L’anno prossimo – spiega – vedremo di riportarli nella posizione originaria, ma è chiaro che bisogna creare un sistema virtuoso dove siano collegate le entrate dei porti rispetto agli investimenti che vengono fatti, cosicché i porti che riescono ad applicare le risorse nella maniera migliore possono avere investimenti incrementali”.
A chi gli domanda se dunque la percentuale dell’1,8% aumenterà il prossimo anno, “stiamo lavorando per farlo salire” risponde, ricordando anche che “uno dei temi è anche sui coefficienti all’indebitamento sulle infrastrutture. Il fatto di andare a chiedere che alcuni investimenti vengano tolti dal rapporto Pil-debito è proprio per cercare di investire su certe infrastrutture che per noi saranno strategiche nei prossimi anni” conclude Rixi.