Giovannini: una nautica da diporto più sostenibile grazie al nuovo regolamento
Apre i battenti il 62° Salone nautico a Genova. Presente all’inaugurazione anche il ministro Giovannini, il quale ha annunciato che il regolamento per la nautica da diporto è pronto e sta per essere trasmesso agli altri ministeri concertanti.
Il ministro ha spiegato che, per rendere la nautica da diporto più sostenibile, con un recente decreto sono stati previsti incentivi per favorire il refitting nella direzione della transizione ecologica.
Lo sviluppo della nautica è strettamente connesso al potenziamento dei porti. “La pianificazione dei porti, benché prevista da anni, di fatto non veniva realizzata perché i conflitti tra le istituzioni, le Autorità di sistema portuale, i Comuni, le Regioni, bloccavano il processo. Per mettere mano a questa situazione – ha spiegato il Ministro – abbiamo realizzato una riforma molto importante ed efficace. Non è un caso che negli ultimi sei mesi quattro piani per lo sviluppo dei porti sono stati preparati e realizzati”.
“Lo sviluppo della nautica deve seguire la transizione ecologica”
Anche la pianificazione dello spazio marittimo è un elemento fondamentale. “Nell’ultimo anno abbiamo dato un’accelerazione straordinaria e elaborato documenti sui quali ora è aperta la consultazione pubblica. Lasceremo al prossimo governo un documento di pianificazione a medio e lungo termine dello spazio marittimo che consentirà di individuare, ad esempio, dove si potranno realizzare parchi eolici off shore, aree dedicate alla pesca, aree dedicate al diporto”.
Il 3 ottobre sarà presentato un volume con i rendering dei progetti che le Autorità di sistema portuale hanno sviluppato in tutta Italia.
Come gli altri settori economici, ha concluso il Ministro Giovannini, lo sviluppo della nautica deve seguire “la transizione ecologica, che è una straordinaria opportunità di business per le imprese, in primo luogo, e quindi per il Paese. Basta vedere le novità che vengono presentate a questo Salone per rendersi conto che il settore abbia capito perfettamente che la domanda va verso quella prospettiva. E, per dirla con una battuta, quando ci sarà il primo yacht completamente carbon free, tutti gli altri lo vorranno”.