Federlogistica-Conftrasporto: decreto in extremis mette a rischio turismo marittimo da e per Sardegna
Il decreto firmato a sorpresa ieri in extremis dai ministri Speranza e De Micheli che impedirebbe il trasporto marittimo da e verso la Sardegna a esclusione dei servizi di continuità territoriale “rischia di provocare gravissimi danni a carico di moltissimi cittadini, delle compagnie di navigazione, di tutto il settore marittimo”. È l’allarme lanciato da Luigi Merlo, presidente di Federlogistica Conftrasporto, la Federazione delle imprese della logistica aderente a Confcommercio.
Il decreto datato 2 giugno, firmato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro della Salute, dispone ulteriori limitazioni al trasporto passeggeri da e per la Sardegna. In particolare, nel decreto si legge che “Fino alla data del 12 giugno il trasporto marittimo di viaggiatori di linea da e verso la Sardegna è limitato ai servizi svolti in continuità territoriale, tutti i collegamenti da e per la Sardegna verso i porti nazionali e viceversa saranno riattivati dal 13 giugno”.
“Le compagnie di navigazione hanno predisposto tutto secondo i protocolli sanitari definiti, come anche le strutture portuali – spiega Merlo – Sono diverse migliaia le persone che, sicure della riapertura, hanno prenotato viaggi da qui al 12 giugno. Perché si è aspettato l’ultimo momento per emanare il decreto?”.
“Per quale ragione le navi che svolgono il servizio di continuità territoriale possono viaggiare e le altre no pur adottando i medesimi protocolli di sicurezza? In questo modo si rischia di generare una grave distorsione del mercato – avverte Merlo – Chi rimborserà i passeggeri , considerato che le compagnie non hanno alcuna responsabilità? Come si devono comportare le autorità di sistema portuale e in terminal traghetti?”.
“Mi auguro che si ponga immediato rimediato a questo pasticcio, che rischia di assestare al trasporto marittimo e ai porti l’ennesimo durissimo colpo, dato che ha già subito pesantissimi danni a causa del Coronavirus ed è decisamente l’unico settore totalmente ignorato nel dl Rilancio. L’unica soluzione possibile ora è consentire a tutte le compagnie di svolgere il servizio”, conclude il presidente di Federlogistica-Conftrasporto.