Firmato il “Patto per l’Export”: accordo strategico per il rilancio del Made in Italy
Firmato oggi, nel corso di un evento presieduto dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il “Patto per l’Export”. Durante i lavori sono state illustrate le linee strategiche per sostenere l’internazionalizzazione del sistema produttivo nazionale alle prese con la grave contingenza economica e sanitaria.
Hanno partecipato i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano; i sottosegretari di Stato allo Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella, e per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Manlio Di Stefano; il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini, nonché i principali enti preposti al sostegno all’internazionalizzazione del sistema produttivo (tra cui Agenzia ICE, Gruppo CDP, SACE, SIMEST, Invitalia e Commissario Generale per Expo Dubai 2020), Confindustria e circa 20 associazioni rappresentative del sistema imprenditoriale.
Il Patto è un vero e proprio accordo che recepisce sinteticamente le istanze delle associazioni di categoria, che hanno preso parte, dal 14 al 21 aprile, a 12 tavoli settoriali di ascolto, presieduti dal sottosegretario Di Stefano. I tavoli hanno visto il coinvolgimento di oltre 250 partecipanti e 147 associazioni rappresentative di tutti i settori produttivi: dal settore agroalimentare alla meccanica, dal sistema fieristico a quello infrastrutturale, passando per il comparto dell’innovazione, della salute e dei servizi all’export. Il Patto verrà realizzato dalla Farnesina, grazie anche alla rete diplomatico- consolare, da ICE Agenzia e dal Gruppo CDP-SACE-SIMEST. Dai tavoli è emersa una generale convergenza di vedute su alcune linee d’intervento prioritarie, che sono confluite negli assi strategici del Patto: 1. Comunicazione; 2. Promozione Integrata; 3. Formazione/informazione; 4. Sistema fieristico; 5. Commercio digitale; 6. Finanza agevolata.
L’insieme delle risorse al momento disponibili per l’attuazione dei pilastri strategici
ammonta a circa 1,4 miliardi di euro.
“Il Patto per l’export è uno strumento vivo, che dispiegherà i suoi effetti a partire da oggi e che rimarrà aperto alla firma per nuove adesioni, con l’impegno che questo progetto sappia tempestivamente adeguarsi agli sviluppi economici e sociali del Paese – ha sottolineato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio –. Le iniziative da cui vogliamo ripartire sono tante, ne cito solo alcune: l’ampliamento delle intese con la grande distribuzione organizzata e con le piattaforme internazionali di e-commerce e il sostegno alla digitalizzazione delle PMI grazie alle misure del Piano Straordinario di promozione del Made in Italy; il lancio di un grande Piano straordinario di comunicazione strategica; l’avvio di corsi online per le PMI sul tema della digitalizzazione delle imprese; la pubblicazione di bandi per Temporary Export Manager e Digital Export Manager. Tanti fronti su cui ci mettiamo al lavoro da oggi: questo è il nostro contributo per il rilancio del Paese”.
Tra i firmatari del Patto, Confitarma, che ha ribadito la necessità di proseguire l’attività del ministero degli Esteri a supporto e tutela dello shipping tricolore cercando di porre la blue economy nella posizione che le compete. “Le nostre navi mettono in rete l’economia dell’Italia e possono essere considerate il ‘patrimonio liquido del nostro Paese’ – ha dichiarato il direttore generale Luca Sisto –. Inoltre, in questi mesi le nostre navi non si sono mai fermate nonostante le grandi difficoltà e la grande sofferenza che soprattutto i nostri marittimi stanno ancora affrontando e per il rimpatrio dei quali stiamo lavorando con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione”. Da tempo Confitarma chiede che venga dedicato alle attività marittime uno specifico riferimento amministrativo. “Con il Ministero abbiamo già ottenuto un importante focal point marittimo grazie al quale molte problematiche con l’estero possono essere risolte”.
Ha partecipato ai lavori di realizzazione e alla cerimonia di firma del Patto anche Assarmatori, che si candida a svolgere un ruolo di “sentinella” per aiutare la fase di rilancio dell’economia nazionale in virtù del fatto che – viene spiegato in una breve nota – all’associazione aderiscono alcune delle più importanti compagnie di trasporto container operanti nei porti italiani, per un traffico che supera il 50% del totale dei porti nazionali – MSC, Evergreen, Italia Marittima, Ignazio Messina & C.
“Nell’esprimere il nostro apprezzamento per il contenuto del ‘Patto per l’Export’ appena siglato – ha dichiarato il presidente Stefano Messina – desideriamo ringraziare il Ministro e tutta la sua struttura per la grande attenzione rivolta al nostro settore, soprattutto nella fase più acuta dell’attuale crisi, quando le nostre aziende si sono ritrovate ad affrontare nuove e improvvise problematiche nei mari e nei porti di tutto il mondo. Per altro, analogo ringraziamento va esteso alla ministra De Micheli, che anche oggi, partecipando all’incontro, ha riconosciuto al trasporto marittimo il ruolo strategico determinante svolto anche durante l’emergenza Covid”.