Incidente al Porto di Messina: morti tre marittimi a causa di esalazioni tossiche
Tre marittimi sono morti nel porto di Messina mentre erano intenti a lavorare su una cisterna di una nave della Caronte & Tourist, ex Siremar. Secondo una prima ricostruzione gli operatori stavano effettuando la pulizia all’interno del locale sentina della nave, nel quale si sono sprigionate esalazioni tossiche. Potrebbero essere state fatali le esalazioni di idrogeno solforato provenienti da una di nafta. I marinai sono stati soccorsi dai vigili del fuoco e dal 118, che ha prestato le prime cure anche ad altri cinque marittimi intossicati in modo più lieve e ora tenuti in osservazione.
“E’ con grande dolore che apprendiamo la notizia della morte di tre operai e del ferimento di un altro marittimo a bordo della nave ‘Sansovino’ della Caronte & Tourist Isole Minori. Intendiamo esprimere vicinanza alle famiglie delle persone coinvolte nell’incidente e presteremo la massima collaborazione affinché si chiarisca la dinamica dei fatti, al momento al vaglio degli inquirenti. Nel frattempo abbiamo attivato una commissione interna d’inchiesta in modo da fare luce sull’accaduto nel più breve tempo possibile”, scrive in una nota il Gruppo Caronte & Tourist.
“La notizia della morte dei 3 marittimi, iscritti alla nostra organizzazione sindacale, ci sconvolge e porta immediatamente il nostro pensiero alle rispettive famiglie a cui porgiamo le condoglianze e tutto l’affetto e la vicinanza possibile”, hanno dichiarato il segretario nazionale marittimi Uiltrasporti, Paolo Fantappiè, e il Segretario Generale nazionale, Claudio Tarlazzi, sul tragico accadimento di ieri pomeriggio.
“Non è più tollerabile ed accettabile morire sul lavoro in questo modo, nonostante tutte le leggi e le disposizioni che regolano la sicurezza del lavoro – proseguono i due segretari – Serve un immediato cambio di passo, con un maggiore coinvolgimento dei marittimi nella pianificazione dei vari lavori che vengono effettuati ed una maggiore formazione e controllo degli organi di vigilanza competenti. Come Uiltrasporti Nazionale continueremo a fare la nostra parte nel campo della sicurezza, oggi ancora con maggiore determinazione, nella speranza che queste tragedie non accadano più”.