Italia in prima fila a Bruxelles per la difesa dei traffici marittimi
Assarmatori ottiene l’approvazione di una Risoluzione sui porti europei
“Abbiamo visto un sistema-Paese, quello italiano, in prima fila a Bruxelles nella difesa dei traffici marittimi e portuali nazionali ed europei” esordisce così il Segretario Generale di Assarmatori Alberto Rossi al termine di una nuova Mission a Bruxelles dell’Associazione armatoriale.
“Il CII è stato rimosso dalla nuova direttiva sul Port State Control grazie all’intervento della delegazione italiana, – prosegue Rossi -e anche il Parlamento europeo ha lanciato un grido di allarme sui rischi distorsivi dell’ETS per gli scali continentali di transhipment. La Commissione europea ne prenda atto, trasformando le parole in fatti concreti”.
Il Consiglio UE dei Ministri dei Trasporti di lunedì scorso si è infatti concluso con una Risoluzione sui porti europei approvata poi dalla Commissione Trasporti (TRAN) del Parlamento europeo.
Innanzitutto, il Consiglio UE Trasporti, a cui ha partecipato il Ministro Salvini, ha adottato importanti modifiche alle proposte di direttive del pacchetto europeo Maritime Safety. Tra queste l’esclusione, su richiesta italiana, del distorsivo indice CII (Carbon Intensity Indicator) dell’IMO dai nuovi criteri proposti dalla Commissione europea per le future ispezioni Port State Control.
“Si tratta di un segnale – ha spiegato ancora Rossi – politico fondamentale, ottenuto grazie alla nostra Amministrazione e Rappresentanza permanente a Bruxelles, che conferma quanto Assarmatori sostiene da tempo, ossia l’inadeguatezza di tale indicatore e l’urgenza di procedere ad una sua rapida modifica entro il 2026. Anche la Commissione TRAN, su iniziativa del relatore ombra On. Marco Campomenosi, ha approvato importanti emendamenti alla proposta di inclusione dell’attuale CII nella direttiva Port State Control”.
A seguito degli emendamenti degli europarlamentari italiani, la Commissione Tran ha adottato una Risoluzione sulla strategia europea dei porti che ribadisce l’allarme sul rischio di delocalizzazione dei traffici di transhipment come conseguenza dell’applicazione dell’ETS europeo e le implicazioni per la sicurezza degli approvvigionamenti.
Intanto Assarmatori ha anche incontrato gli europarlamentari perché lavorino ad una Risoluzione per garantire la competitività degli scali di transhipment nell’ambito dell’ETS, ma anche i traffici di corto raggio, promuovendo un Marebonus europeo per il trasferimento modale delle merci e al contempo un utilizzo virtuoso dei proventi ETS.
Secondo l’Associazione, l’Europa dovrebbe infatti provvedere al sostegno complessivo dei servizi delle Autostrade del Mare, aumentandone la dotazione ad oggi insufficiente messa a disposizione da alcuni Stati membri.