Italia leader nella nautica da diporto. Il dato fornito da Confindustria Nautica
Tra i presenti all’Assemblea di Confindustria nautica i ministri Rixi e Musumeci
‘Il tema dell’economia del mare è diventato di attualità, quasi quanto la transizione ecologica. Nella nautica, le due questioni vanno di pari passo. Il futuro della nautica da diporto è scritto dall’Italia. A differenza di tutti gli altri settori del cluster del mare, infatti, noi deteniamo il 51% del mercato mondiale della costruzione di navi da diporto e siamo leader negli accessori e nei battelli pneumatici”. Lo ha sottolineato il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, in occasione dell’assemblea annuale. ”E benché la nautica mondiale impatti per il solo 0,06% del totale delle emissioni, l’industria italiana è leader anche nel progettare la loro riduzione”, ha aggiunto Cecchi.
“Ringrazio oggi il Ministro Urso e il Viceministro Rixi per le prime importanti risposte normative su formazione, transizione e mercato, che ora approfondiremo nel dibattito” ha proseguito.
”Sempre per rimanere concreti, chiedo al Ministro Musumeci di inserire un rappresentante dell’industria nautica nel panel dei 10 esperti, che devono aggiornare il Piano del mare. In quello che ha redatto il Piano non c’era e – devo dire – si è visto! Nelle 230 pagine, per la nautica c’è un ruolo marginale, inserita com’è nell’ambito del ‘Turismi del mare’ sottolinea nel suo intervento Saverio Cecchi, che poi aggiunge: ”Il che non rappresenta assolutamente la forza occupazionale del settore (arrivato a 200.000 addetti), il valore della cantieristica (oltre 7,4 miliardi) e dell’export (oltre 3,7 mld euro) e di una filiera turistico-nautica sempre più rilevante dell’incoming turistico nazionale”.
E dal Ministro Nello Musumeci arriva l’invito al Presidente Cecchi per il “tavolo del mare”. “Tutti intorno al tavolo dovremo trovare una sintesi, sarà un primo passo perchè il mare è un tema prioritario per il governo. Il mare vuol dire sicurezza e non solo un tema economico. – ha detto il Ministro Musumeci – Abbiamo bisogno di nuovi posti barca. E’ assurdo che il turista da diporto debba cercare e scegliere coste di altri Paesi per la indisponibilità delle nostre realtà, che invece potrebbero crescere dal punto di vista economico e sociale. Dobbiamo lavorare con le Regioni per creare nuovi porti turistici. I nostri porti barca sono circa 170 mila, ma non bastano. Non possiamo non cogliere questa opportunità per il turismo da diporto”.
“Il Cipom sarà occasione per fare una riforma del settore della nautica perché al tavolo ci saranno tutti i ministeri competenti. Speriamo sia momento per mettere ordine nel settore fondamentale per l’economia”. Ha affermato nel suo intervento all’assemblea di Confindustria Nautica il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi.