La Marina Militare sperimenta navi alimentate con green diesel
La Marina Militare prosegue nell’attività di sperimentazione del biocombustibile a base di green diesel a bordo delle unità della squadra navale.
Lo scorso 4 giugno a La Spezia sono iniziati i test sul cacciatorpediniere Duilio e il prossimo 18 giugno a Taranto avrà luogo, per la prima volta, la sperimentazione su un sommergibile, il Gazzana. L’attività in mare servirà a confermare con ulteriori misurazioni che il gasolio formulato con il 50% di biocarburante è una valida alternativa al combustibile derivato dal petrolio.
Il biocarburante, prodotto con tecnologia Ecofining presso la bioraffineria Eni di Porto Marghera, è infatti già stato incluso nella specifica tecnica del gasolio individuato dal codice Nato F76.
A testimonianza della sensibilità e dell’effettivo impegno delle forze armate verso i problemi legati all’inquinamento, al surriscaldamento e, più in generale, all’impatto ambientale delle attività umane, la Marina ha intrapreso iniziative concrete per la salvaguardia dell’ambiente e, in particolare, dell’ecosistema marino.
In tale ambito si inquadra il progetto “Flotta Verde”, che nasce dall’esigenza di individuare un prodotto alternativo al combustibile navale di origine petrolifera attualmente utilizzato a bordo, in linea con i recenti orientamenti sulla sicurezza energetica dell’Alleanza Atlantica e di contrasto ai cambiamenti climatici dell’Unione europea.
Gli obiettivi del progetto Flotta Verde prevedono: entro il 2015 la certificazione delle unità di prima linea della squadra navale all’impiego del gasolio verde a specifica F76 o green F76; entro il 2016 la flotta verde in navigazione, una formazione di unità navali operanti in Mediterraneo con il 50% dell’energia da fonti alternative al petrolio; entro il 2020 la riduzione fino al 40% della dipendenza della squadra navale dal petrolio. Oltre alle nuove unità faranno parte della nascente flotta verde anche quelle attualmente in linea con mirati interventi di riqualificazione energetica.
Adelina Maddonni