Mar Rosso: le compagnie assicurative riluttanti a coprire il transito delle navi
Solo pochi giorni fa i militanti yemeniti Houthi hanno annunciato la sospensione degli attacchi alle navi in transito nel Mar Rosso, affermando che d’ora in poi prenderanno di mira solo le imbarcazioni con forti legami con Israele, in seguito all’accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas.
Secondo una dichiarazione degli stessi Houthi, le navi dirette ai porti israeliani, anche quelle parzialmente possedute da individui o entità israeliani e da loro gestite o operate, sono esenti da attacchi a partire dal 19 gennaio.
Molte compagnie assicurative sono però ancora restie a fornire la copertura per navi e carichi in transito nel Mar Rosso, a meno che la minaccia a livello del suolo non si riduca quasi a zero. Ad affermarlo a S&P Global Commodity Insights è un dirigente del settore charter nel Regno Unito, la cui compagnia ha deciso di non spostare la spedizione attraverso il Canale di Suez, almeno momentaneamente.
Il dirigente ha fatto anche sapere che in Europa ci sono molti destinatari finali di merci che non sono disposti a far passare le loro spedizioni attraverso il Mar Rosso.
Secondo alcune fonti di S&P, i carichi sono assicurati separatamente e, a meno che entrambe le compagnie non siano sulla stessa lunghezza d’onda, il transito sul Mar Rosso diventa dunque difficoltoso.
Ad oggi, gli attacchi alle navi mercantili da parte del gruppo di terroristi yemeniti Houthi hanno avuto un impatto significativo sul traffico marittimo nel Mar Rosso, costringendo molte compagnie a dirottare le proprie navi, aumentando notevolmente i tempi ed i costi di viaggio. Gli attacchi, con missili e con droni, hanno danneggiato seriamente le spedizioni globali comportando un’interruzione delle catene di approvvigionamento globali.
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