Mare: Confitarma, necessarie maggiori certezze dalle autorità
“Le lentezze burocratiche dell’Italia spaventano gli investitori sia italiani che esteri. I giovani armatori chiedono alle autorità di dare maggiori certezze”. L’appello è stato lanciato dal presidente del Gruppo Giovani Armatori di Confitarma, Andrea Garolla, in occasione di un convegno sulla ”sostenibilità del mondo marittimo” organizzato dall’Associazione Promotori Musei del Mare.
Il convegno si è svolto al Galata Museo del Mare di Genova, l’associazione ha premiato Efthimios Mitropoulos, ex segretario generale dell’Imo (International maritime organisation), una delle massime cariche del mondo marittimo. Scopo dell’iniziativa, patrocinata dai Giovani di Confitarma e da Youngship International Italia, è di favorire il dialogo fra i giovani che si affacciano allo shipping e quelli che già vi operano.
Il Promotori Award è un riconoscimento assegnato ogni anno dall’Associazione Promotori Musei del Mare per valorizzare come modello positivo il personaggio o l’azienda che si sono distinti per l’impegno, il lavoro svolto, gli interessi culturali ed altri aspetti legati all’ambiente ed al mondo marittimo.
“La sostenibilità – ha affermato il presidente del Gruppo Giovani Armatori di Confitarma – deve essere un punto di incontro tra efficienza e rispetto ambientale. Le aziende oggi non ne possono prescindere. Vi sono delle strategie che gli armatori stanno studiando in questa direzione, ad esempio l’impiego di Lng come combustibile per le navi, o la riduzione delle emissioni attraverso il cold ironing. Ma se il governo non da certezze su questi progetti nessun armatore affronta i rischi dell’investimento”.
A rafforzare questa convinzione è stato Roberto Giorgi, presidente di V SHip, uno dei più grandi gruppi di management degli equipaggi, secondo cui ”oggi gli armatori hanno bisogno di guardare al futuro con strategie di lungo termine ed i loro sforzi per avere un prodotto di qualità devono essere compensati”. Secondo i dati del Lloyd Register dal 1910 al 2010 il numero di navi nel mondo è passato da 30.000 a 103.000 unità. Un dato che illustra l’importanza dello shipping nel commercio mondiale.
”Il 90% delle merci – ha detto Mitropoulos – viaggia via mare. Senza lo shipping non vi sarebbe sviluppo economico. Iniziative come questa che coinvolgono i giovani che si affacciano a questo settore sono fondamentali per il mantenimento di ruoli chiavi strumentali nell’economia mondiale”.