Mare: le sfide per il futuro e un nuovo logo per la Confederazione italiana armatori
La Confederazione italiana armatori in occasione dell’Assemblea annuale ha tracciato un bilancio positivo dell’anno appena trascorso e definito gli obiettivi futuri. Durante i lavori è stato anche varato il nuovo logo.
“Il nostro scopo primario – spiega il Presidente Mario Mattioli – è quello di rappresentare tutta l’industria armatoriale italiana. In quest’ottica, ed anche per celebrare i 20 anni del Registro Internazionale che ha consentito alle nostre navi di essere competitive, abbiamo voluto aggiornare il nostro logo associativo con una chiara indicazione del carattere italiano, non solo della nostra flotta, ma di questa organizzazione, degli armatori che la compongono, del territorio da cui operiamo su tutti i mercati marittimi”.
Segue alla presentazione dei bilanci annuali l’incontro “Il Registro Internazionale: 20 anni di straordinaria attualità” aperta ad altri armatori e a rappresentanti di istituzioni pubbliche e private. A margine dell’incontro il Presidente ha annunciato l’intenzione di realizzare insieme a Andrea Margelletti, Presidente CeSI, un Think tank del mare “nell’ambito del quale elaborare proposte per un ulteriore sviluppo della flotta mercantile e di tutto il cluster marittimo italiano che ruota intorno ad essa, con l’auspicio che possa nascere in tempi brevi una “governance del mare”.
Come si evince dai dati annuali la flotta di bandiera italiana è tra le principali al mondo, nonché una delle più giovani e moderne. Vanta, sottolinea Mattioli “16,3 milioni di tonnellate di stazza e posizioni di leadership o di assoluto rilievo nei settori più sofisticati quali unità ro-ro, navi da crociera, navi per prodotti chimici”.
“Sono poche le organizzazioni di categoria – prosegue il Presidente – che possono vantare, come la Confederazione Italiana Armatori, 117 anni di età nel corso dei quali la priorità è sempre stata la tutela degli interessi marittimi nazionali, fronteggiando e vincendo ogni sfida.
La storia ha dimostrato che le sfide si vincono se si è uniti. Per questo continueremo a lavorare per essere sempre il punto di riferimento, in Italia e all’estero, dell’intero cluster marittimo, nazionale e internazionale”.
Accrescere la competitività del settore rimane l’obiettivo principale di Confitarma. Tra gli interventi necessari auspicati: il rinnovo del CCNL, la promozione di una formazione di qualità, nonché le nuove misure di tipo, che condizionano fortemente l’impostazione della politica marittima, la semplificazione delle norme e delle procedure burocratiche per mantenere alto il vessillo italiano nel mondo.