Marebonus europeo: la proposta di Assarmatori
A Bruxelles per contrastare gli effetti negativi delle norme Ets sui porti europei
L’idea lanciata da Assarmatori in seno alla rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea e la Commissione europea dovrebbe servire a mitigare l’impatto delle norme Ets antiemissioni sul trasporto merci navale nei porti europei.
Una sorta di Marebonus europeo che servirebbe a scongiurare il ritorno dei camion dalle navi alla strada. La seconda e non meno importante richiesta di Assarmatori è accelerare l’analisi degli impatti che avrà l’applicazione all’armamento della direttiva Ets.
Al centro della discussione, infatti, la normativa Ets di cui gli armatori hanno già denunciato ripetutamente i rischi, a partire da quello di spostare quote di traffico verso i porti extraeuropei del Mediterraneo che non avranno l’obbligo di applicarla. Ne abbiamo scritto qui Assarmatori: modal shift a rischio in caso di tempi e modalità diverse dell’ETS tra mare e strada e qui Porti italiani e norme Ets anti emissioni: interviene il Ministro dell’Ambiente.
“Abbiamo dato massima disponibilità – ha spiegato il segretario generale di Assarmatori Alberto Rossi – per supportare con dati concreti, come abbiamo sempre fatto, il lavoro di valutazione degli impatti dell’Ets che la Commissione deve compiere ai sensi delle clausole di monitoraggio e revisione previste dalla stessa direttiva, valutazione che siamo lieti la Commissione abbia deciso di accelerare rispetto alle tempistiche iniziali previste” – aggiungendo, a proposito del Marebonus – “Abbiamo proposto una forma di incentivo coordinato a livello europeo per il modal shift, (il trasferimento dalla modalità di trasporto stradale alla nave, ndr) su cui l’associazione lavora da anni, ricordando gli impatti avversi delle norme Ets sulle autostrade del mare”.