Nel Pon 2014/2020 da 1.8 miliardi, anche il rilancio del porto di Catania
Nuove infrastrutture in arrivo per il Porto di Catania che, come ha annunciato il sindaco Enzo Bianco insieme al commissario dell’Autorità portuale di Catania, Cosimo Indaco e al comandante della direzione marittima della Sicilia Orientale, Nunzio Martello, rientra nel “Programma Operativo Nazionale” (Pon) 2014/2020.
Il Pon è uno dei 7 programmi operativi nazionali previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno per lo sviluppo, attraverso un budget complessivo di 1,8 miliardi di euro, di alcune aree territoriali specifiche come Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
“Il porto di Catania ha delle caratteristiche uniche ed importanti. Valorizzarle è la chiave di volta per un suo rilancio importante a livello nazionale e internazionale. L’inserimento in un contesto più ampio rappresenterebbe un fatto molto positivo per il suo sviluppo”, ha spiegato il contrammiraglio Martello.
Nel 2013 nel Porto di Catania, quadrante sud orientale della Sicilia, sono state caricate e scaricate 5,8 milioni di tonnellate di merci e circa 30 mila Teu (l’unita’ di misura dei container).
“La priorità – ha detto il commissario dell’Autorità Portuale, Indaco – è quella di mettere in sicurezza il porto con il molo foraneo. Bisogna considerare che quello di Catania è un porto costruito tutto artificialmente e quindi dobbiamo pensare prima di tutto alla sicurezza. Questi investimenti sono doppiamente importanti, dunque, se pensiamo che renderanno assolutamente sicuro uno dei porti più appetibili del Mediterraneo, ossia quello di Catania. Inoltre dobbiamo rimodellare il porto sulle esigenze delle nuove navi da crociera. Dovremo per esempio raddrizzare una banchina per consentire l’ormeggio di navi da 350 metri. Stiamo lavorando dunque per il futuro per far crescere sempre di più un’attività turistica sostenibile del nostro porto”.
Barbara Gherardi